Nei primi due mesi del 2007 si è registrata una flessione del 2,7 per cento nelle quotazioni all’origine. Per l’ortofrutta una diminuzione complessiva dell’11,6 per cento. Lo evidenzia la Cia (Confederazione italiana agricoltori) che punta il dito contro il clima anomale che ha contraddistinto sia l’autunno che l’inverno.

Ortaggi e frutta -avverte la Cia- hanno così segnato un drastico calo dei prezzi. Se per i primi è stato un tonfo, per i secondi la contrazione non è stato sicuramente lieve: meno 6,0 per cento e febbraio rispetto all’analogo mese del 2006. Complessivamente il settore ha avuto una flessione dell’11,6 per cento.

Ma la situazione più drammatica resta per gli ortaggi. E’ stata una vera debacle. Praticamente tutto il Mezzogiorno registra danni urgenti (più di 800 milioni di euro). Per le alte temperature le produzioni si sono concentrate e accavallate, senza la naturale scalarità che si verifica con il freddo. Così una grande quantità di prodotti è rimasta invenduta e quella commercializzata ha subito un tracollo dei prezzi.


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