PREZZI. Lirosi: “Nessun potere magico ma più informazione e sorveglianza”
"Non ho nessun potere magico – ha detto il neo nominato Mister Prezzi Antonio Lirosi alla conferenza stampa di presentazione a Palazzo Chigi – se lo avessi farei tornare indietro le lancette di un anno quando il petrolio era a 50 dollari e anche i cereali costavano circa la metà. Il mio compito sarà quello di evitare che l’Italia si faccia più male da sola rispetto a questo contesto con aumenti dei prezzi ingiustificati".
Quattro le coordinate sulle quale il Garante per la sorveglianza dei prezzi intende muoversi: "monitoraggio-informazione; sorveglianza-repressione; persuasione-deterrenza; promozione-contenimento". Lirosi ha sottolineato che è "fare un po’ più di cultura, informazione; la consapevolezza dei consumatori è il miglior fattore per stimolare la concorrenza e per far crescere il senso civico, cosa che sui prezzi è ben presente in Germania". Bisogna "evitare ed isolare gli egoismi individuali, le cosidette speculazioni".
Tre le linee di lavoro sulle quali si articolerà il nuovo ruolo di Mister Prezzi: "sorveglianza e controlli, organizzando un sistema istruttorio per favorire l’isolamento dei fenomeni speculativi; sensibilizzazione degli attori del mercato, in primo luogo i consumatori; promozione dei processi virtuosi e valorizzazione delle migliori pratiche".
La legge al Garante non assegna nessun potere sanzionatorio "anche perchè – ha commentato Lirosi – quale sarebbe la soglia oltre alla quale scatterebbe la sanzione? In un mercato libero è difficile dirlo". Mister prezzi però collaborerà sempre più da vicino con le autorità competenti come L’Antitrust, la Guardia di Finanza e con le Camere di Commercio, che avranno il compito di raccogliere e selezionare sul territorio le denunce dei cittadini. "Si tratta – ha aggiunto il garante – di confrontarsi, dialogare bene con questi poteri per un fine comune".
Infine sul fronte dell’ inflazione Lirosi ha definito la situazione internazionale "preoccupante" e ha detto che " I’Italia sta andando un po’ meglio per esempio rispetto alla Spagna, dove il tasso è arrivato al 4,1%. Peraltro, come mostrano i dati Istat di oggi, i capitoli con segno negativo sono quelli oggetto di liberalizzazione: telefonia mobile, medicinali e trasporto aereo".