Con oltre 500 mila confezioni di "Neolatte" vendute nelle farmacie di tutta Italia in poco più di sette mesi, la commercializzazione del primo latte in polvere per l’infanzia a prezzo europeo si è rivelato un vero evento sociale: le famiglie – fa sapere la società Unifarm Spa di Trento, che ha curato la vendita -, hanno potuto godere, in soli sette mesi, di risparmi specifici per oltre 7 milioni di euro. La commercializzazione di "Neolatte" è iniziata nelle farmacie italiane il 15 febbraio scorso, con il sostegno di Federfarma.

Le vendite hanno raggiunto le 500.000 unità (tipo 1 e 2), per un totale di 450 tonnellate di latte in polvere. Il prezzo al pubblico consigliato è di 9,9 euro per 900 grammi, pari a 1,3 euro al litro, che rende il costo per litro di "Neolatte" equiparabile al latte fresco. Questo aspetto ha contribuito a calmierare un contesto di mercato specifico fortemente distorto, con prezzi del latte per l’infanzia di molto superiori a quelli degli altri Stati comunitari. "Va chiarito che scopo della nostra azione non è certamente quello di incentivare l’uso del latte in polvere a scapito di quello materno – ha spiegato l’ing. Paolo Bertoldi, Amministratore Delegato di Unifarm SpA – bensì di agevolare le famiglie costrette ad utilizzare, per vari motivi, questo prodotto.

La presenza capillare delle oltre 17.000 Farmacie sul territorio nazionale ha reso "Neolatte" facilmente reperibile e immediatamente disponibile anche nei centri più piccoli e periferici. Decine di migliaia di famiglie hanno così potuto risparmiare fino a 800 euro l’anno per bambino grazie al consumo di un latte per l’infanzia con il miglior rapporto prezzo-qualità. Sulla base dei dati di vendita – ha concluso – possiamo affermare con viva soddisfazione che grazie alla volontà e all’impegno dei farmacisti italiani, a sette mesi esatti dall’inizio della distribuzione, le famiglie italiane hanno complessivamente risparmiato almeno 7 milioni e 500 mila euro, pari a 14 miliardi e 522 milioni di lire".


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