Nessuna impennata dei prezzi, rassicura la Confederazione italiana agricoltori (Cia), per quanto riguarda i crisantemi che tanti cittadini porteranno sulle tombe dei propri cari in occasione del 2 novembre. Sui mercati floricoli, in particolare quello di Sanremo, i prezzi si sono mantenuti più o meno stabili rispetto all’anno passato. Quindi, per i crisantemi, fiori fortemente legati alla ricorrenza dei defunti del 2 novembre, è ingiustificato ogni rincaro.

Per i crisantemi standard i prezzi variano da 0,50- 0,80 euro per i singoli steli, mentre per le varietà più pregiate, come i Turner, si va da 2,20 a 2,50 euro. Stesse quotazioni del 2006. La qualità nel complesso è stata buona, anche migliore dell’anno scorso; mentre la produzione è stata lievemente inferiore rispetto agli anni scorsi, come in Toscana, più o meno costante in Campania, in aumento, invece, in Puglia.

La Cia, dunque, invita i consumatori a fare acquisti consapevoli, cercando di evitare quegli speculatori che approfittano della commemorazione dei defunti per fare affari sulle spalle di chi si appresta a ricordare un caro scomparso.

Coldiretti ci fornisce invece qualche consiglio per risparmiare. L’acquisto all’ultimo minuto consente di guadagnare tempo, ma – sottolineano gli agricoltri – risulta certamente più costoso e limitato nella possibilità di scelta, mentre quello programmato consente di risparmiare con un dono personalizzato. La gamma delle forme del fiore è infatti ampia (pon pon, a dalia, a fiore grande, ad anemone, a margherita e spider) con uno o più fiori per stelo e con diversi colori (giallo, bianco, fucsia). I prezzi di vendita per i fiori recisi variano da 1,5 euro a 4 euro a più di dieci euro se si tratta di un vaso, mantenendo inalterato il significato della tradizionale offerta


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