Dopo l’Antitrust ora, sui prezzi della pasta, indaga anche la Procura di Roma che ha aperto un fascicolo processuale. Adoc, Adusbef, Federconsumatori e Codacons parlano di vittoria: "Siamo pronti a costituirci parte civile nel procedimento, in rappresentanza della categoria dei consumatori – afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi – Gli aumenti dei prezzi della pasta avvenuti in queste ultime settimane sono ingenti, e arrivano al 22% per un kg di penne (il cui prezzo è salito da 0,90 a 1,10 euro) e addirittura al 27% per un kg di spaghetti (da 0,90 a 1,14 euro). Il nostro auspicio è che la Procura vada avanti con le indagini individuando i responsabili delle speculazioni che danneggiano i cittadini".

Coldiretti si fa invece due contialla base dei dati dell’Osservatorio prezzi del Governo ed afferma che i prezzi della pasta di semola di grano duro registrano valori diversi fino al 60 per cento nelle varie città con importi medi che variano da 1,48 euro al chilo a Milano fino a 0,93 euro al chilo di Palermo. Secondo l’analisi degli agricoltori il prezzo medio della pasta di semola di grano duro nella capitale è di 1,25 euro al chilo, superiore a quello rilevato a Napoli (1,1 euro al chilo) e a Bologna (1,2 euro al chilo), ma non a Firenze (1,37 euro al chilo).


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