L’Autorità garante per la protezione di dati personali ha detto no all’uso dei dati personali sulla base dei quali è stato realizzato il servizio riguardante il test sull’assunzione di droghe effettuato, all’insaputa degli interessati, nella toilette di una discoteca, mandato in onda nella puntata delle "Le Iene" del 10 ottobre. Secondo il Garante infatti, in questo caso, la raccolta di dati personali anche di natura sanitaria è illecita e l’uso di telecamere poste nelle toilette è una grave intrusione nell’intimità delle persone.

La raccolta dei dati è stata realizzata posizionando nei bagni di un locale notturno di Milano, all’insaputa dei frequentatori, piccole spugne che, una volta impregnate di urina, sono state sottoposte ad un test rivelatore dell’uso di stupefacenti, e riprendendo gli interessati nella toilette con una telecamera nascosta. Per il Garante si sono messi in tal modo in atto due gravi illeciti: la raccolta fraudolenta di dati sanitari e la violazione della sfera vita privata degli interessati, della loro dignità e del diritto al pudore, tenuto conto anche del luogo nel quale sono state effettuate le riprese.

L’Autorità precisa inoltre che la violazione c’è a prescindere dalla circostanza che nella trasmissione televisiva siano state mandate in onda immagini di persone non identificabili perché parzialmente oscurate, in quanto la grave violazione dei diritti degli interessati si è concretizzata già al momento della raccolta dei dati e della successiva detenzione di filmati e risultati dei test relativi a persone individuabili.


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