Il diritto alla protezione delle informazioni che riguardano la vita personale. Le nuove tecnologie e le loro potenzialità – da Internet ai videofonini a You Tube – ma anche i rischi per la tutela della vita privata e personale. Sono i temi che saranno affrontati nella seconda "Giornata europea della protezione dei dati personali" che si svolgerà il prossimo 28 gennaio. L’iniziativa, che centrerà l’attenzione sul mondo della scuola, è promossa dal Consiglio d’Europa con il sostegno della Commissione europea e di tutte le Autorità europee per la protezione dei dati personali, fra cui il Garante italiano.

Obiettivo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare i cittadini europei sulla tutela dei diritti fondamentali e dunque del diritto alla protezione dei dati e delle informazioni personali. Quest’anno l’Autorità italiana ha organizzato, in collaborazione con il Ministero della pubblica istruzione, un incontro con le scuole superiori presso tre Uffici scolastici regionali: ci saranno dunque Francesco Pizzetti a Torino, Giuseppe Chiaravalloti a Catanzaro e Mauro Paissan a Roma. Gli incontri si concentreranno sui temi della privacy legati al mondo giovanile. "L’Autorità – si legge in una nota – prosegue in questo modo il cammino intrapreso lo scorso anno ritenendo che sia sempre più urgente e necessario stimolare l’attenzione dei giovani sui diritti fondamentali che garantiscono una piena e completa tutela della vita privata e sui rischi, oltre che sulle opportunità, legate all’uso delle nuove tecnologie (Internet, videofonini, Youtube)".

"Il diritto fondamentale alla privacy, e in particolare il diritto all’autodeterminazione informativa, rimane – si legge nella risoluzione europea del gruppo di lavoro Articolo 29 – la linfa vitale delle nostre moderne società dell’informazione, anche in momenti in cui la lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata rende più difficile tracciare il giusto bilanciamento fra le esigenze della sicurezza e la protezione dei diritti individuali. Il cittadino di vetro non potrà mai essere compatibile con la dignità umana".

LINK: Garante Privacy: Risoluzione del gruppo di lavoro Articolo 29 sulla seconda giornata europea della protezione dati


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