Il Garante per la protezione dei dati personali ha smentito una notizia apparsa qualche giorno fa e ha chiarito che le carte fedeltà, rilasciate dalla grande distribuzione, alimentare e non, non dovranno essere annullate o rifatte ex novo. Le società, precisa il Garante, non devono chiedere ai clienti il consenso per l’uso dei loro dati quando rilasciano carte di fedeltà ai soli fini di sconti, premi, bonus, servizi accessori, facilitazioni di pagamento. É sufficiente una adeguata informativa sull’uso dei dati personali trattati a questo scopo.

Il consenso libero ed informato, invece, deve essere richiesto quando i dati personali raccolti tramite la carte di fedeltà vengono usati anche ad altri fini, quali, ad esempio, il marketing personalizzato, lo studio dei comportamenti e delle scelte d’acquisto, l’individuazione di fasce di reddito. I consumatori hanno diritto di non dare il consenso all’uso dei dati per tali scopi, senza per questo dover rinunciare alla carta di fidelizzazione.

I dati registrati per scopi diversi da quelli del semplice rilascio della carta, continua il Garante, devono essere cancellati rispettivamente dopo un anno e dopo due anni; la cancellazione non pregiudica l’utilizzo della carta da parte dei consumatori né impone di annullare o rifare le carte già rilasciate o di richiedere un nuovo consenso. Il consenso validamente acquisito dalle società, sulla base delle regole in vigore da anni, non perde infatti efficacia con il passare del tempo.


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