PROTEZIONE CIVILE. Venezia, stanziati centomila euro per migliorare efficienza degli interventi
La Provincia di Venezia ha stanziato oltre 107mila euro per l’acquisto di macchinari, strutture, dotazioni di emergenza a favore della Protezione Civile del territorio: tende accessoriate, impianti di illuminazione autonoma, elettropompe, apparecchiature radio e gps, motoseghe, carrelli rimorchio, scale e diversi accessori.
"Potenziare la dotazione dei Distretti – ha dichiarato l’assessore alla Protezione Civile della Provincia di Venezia, Lieta Smajato – ci sembra la maniera migliore per ringraziare i tanti volontari che operano nel veneziano, con infinita dedizione di tempo ed energie. Fornire loro nuove attrezzature ed equipaggiamenti adeguati molto più che un implicito atto di fiducia: attraverso il loro operato, infatti, da anni la qualità dei servizi di emergenza e assistenza (basti pensare alla distribuzione di acqua lungo le autostrade) è salita a livelli di eccellenza. Un modello di efficienza che abbiamo esportato anche all’estero, laddove se ne è manifestata la necessità".
I 100mila euro oltre a potenziare i distretti di Protezione Civile, servirà anche per l’acquisto di materiali, attrezzature e mezzi in attuazione del progetto "Gemma" (Gestione delle Emergenze, il Monitoraggio e la Manutenzione degli Alvei): un progetto teso a massimizzare l’efficienza del sistema regionale di Protezione Civile, in particolare nei confronti del rischio idraulico, prevedendo il coinvolgimento in attività di sorveglianza e manutenzione in ambito idrogeologico delle organizzazioni di volontariato.

Scrive per noi

- Help consumatori è la prima e unica agenzia quotidiana d'informazione sui diritti dei cittadini-consumatori e sull'associazionismo che li tutela
Stile sostenibile2019.06.29Coming soon
- Europa2017.10.07TopNews. #OurOcean, Greenpeace: “Stop plastica in mare”
- Fisco2017.10.07TopNews. Amazon, Commissione Ue: da Lussemburgo vantaggi fiscali illegali
- aaa_Secondo_Piano2017.10.07TopNews. Consob: competenze finanziarie degli italiani rimangono “limitate”