RC AUTO. Codice assicurazioni: Antitrust favorevole a indennizzo diretto
"Un sistema di indennizzo diretto permette l’instaurazione di un rapporto diretto tra l’impresa di assicurazione ed il proprio cliente con l’auspicabile conseguente riduzione delle spese legali e di condotte opportunistiche. Ciò dovrebbe consentire un contenimento dei costi dei risarcimenti, con effetti positivi sulla riduzione dei premi di polizza". E’ quanto si legge nel parere dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato in riferimento sul Codice delle Assicurazioni private, apparso sul bollettino di oggi.
Parere positivo, quello dell’Antitrust, nel quale non solo si ribadisce come "una più diffusa applicazione di un sistema di indennizzo diretto possa risultare favorita e stimolata dalle modifiche normative introdotte, ma che ì rappresenti uno stimolo verso un assetto maggiormente concorrenziale del mercato assicurativo RCAuto".
L’attuazione integrale del sistema – spiega l’Autorità – consentirà di risolvere alcune asimmetrie informative e condotte opportunistiche che si collegano all’istituto della responsabilità civile, creando le condizioni per un più ampio confronto competitivo tra gli operatori del settore a beneficio dei consumatori. Essa consentirà altresì alle imprese di meglio programmare l’attività di provvista conoscendo in anticipo il parco macchine sul quale saranno in ipotesi chiamate ad intervenire, nonché agli assicurati di stipulare condizioni di polizza particolari e personalizzate, che prevedano ad esempio la sostituzione di pezzi danneggiati con ricambi equivalenti, o franchigie nella copertura assicurativa.
L’Antitrust ritiene inoltre che l’applicazione integrale di un sistema di indennizzo diretto fondato su regole semplici incentrate sui principi di efficienza e concorrenza delle condotte adottate da tutte le imprese assicurative, stimolerà la massima concorrenza possibile fra gli operatori del settore con la riduzione del costo delle polizze.
Perplessità sono invece espresse in merito all’art. 150 del codice, che devolve ad un decreto ministeriale la disciplina del funzionamento complessivo del sistema di indennizzo diretto. Secondo l’Autorità, "un intervento regolatorio di così ampia portata può ostacolare l’individuazione del miglior assetto di mercato, nel rispetto dei principi di efficienza, concorrenza e proporzionalità sopra delineati.
Con riferimento all’art. 149 della normativa, che limita l’applicazione delle norme unicamente alle ipotesi di collisione tra soli due veicoli, l’Antitrust ritiene inoltre che, decorso un primo periodo di applicazione dell’istituto, possano essere ampliate le ipotesi di applicazione anche ad ulteriori tipologie di sinistro, quali, innanzitutto, la collisione tra una pluralità di veicoli a motore.