Sono stati presentati questa mattina, a Roma, i risultati dell’attività 2005 del CCTA (Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente). Dal 1 gennaio al 1 agosto 2005 il Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente ha operato 7632 controlli riscontrando in 2305 casi violazioni alla normativa ambientale con un livello d’illegalità pari al 30%.

Il dato comparato all’attività svolta nel 2003 e 2004 registra un tasso d’illegalità costante (29% nel 2003, 30% nel 2004); ciò prova come, a fronte di una continua e sistematica attività di controllo e di repressione, lo stato di salute dell’ambiente in Italia conserva un trend costante.
Un andamento confermato anche dai risultati delle principali campagne di controllo che hanno interessato gli ecosistemi acquatici (mare, laghi, fiumi), che evidenziano come lo stato di salute del mare italiano sia pressoché uguale, se non migliore, rispetto l’anno precedente.

Il maggior numero di violazioni si sono registrate nell’ambito dell’inquinamento del suolo: l’infrazione maggiormente contestata è stata quella dell’art. 51 del Decreto Ronchi relativa all’attività di gestione di rifiuti non autorizzata. I controlli hanno portato all’arresto di 38 persone per attività organizzata di traffico illecito di rifiuti: le vie d’illegalità hanno trovato uno sviluppo più localizzato Nord e al Centro, diversamente dagli anni passati dove le attività illecite si registravano principalmente al Sud. In tale contesto, si è accertato che, contrariamente a quanto accadeva e accade nel Sud Italia, dove è tuttavia ravvisabile un interesse della criminalità organizzata allo smaltimento dei rifiuti, al Nord sussiste un’imprenditoria "deviata" che si interfaccia con rappresentanti di enti locali corrotti, sviluppando un indice di illegalità prima impensabile.

I settori d’intervento del CCTA vanno dall’inquinamento del suolo alla tutela del paesaggio, all’impiego di sostanze pericolose. Nel rispetto delle sue funzioni, il Comando è stato, inoltre, impegnato nel recente mese di maggio in una vasta operazione antiabusivismo per la salvaguardia delle aree naturalistiche Vesuviane. In particolare, il Nucleo Operativo Ecologico (NOE) di Napoli ha arrestato 8 persone e denunciate altre 2 per violazione di sigilli e realizzazione di opere edilizie in assenza del permesso di costruire in aree sottoposte a vincoli paesaggistici, nonché per la violazione della normativa antisismica.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Scrive per noi

Redazione
Redazione
Help consumatori è la prima e unica agenzia quotidiana d'informazione sui diritti dei cittadini-consumatori e sull'associazionismo che li tutela

Parliamone ;-)