Riforma Costituzionale: chiesto il referendum
Oscar Luigi Scalfaro, primo firmatario del comitato contro la riforma costituzionale, ha oggi depositato la richiesta di referendum per l’abolizione delle 54 modifiche apportate alla Costituzione dal Governo. Il quesito: "Approvate il testo della legge costituzionale concernente ‘Modifiche alla parte II della Costituzione’, approvato in seconda votazione dalla Camera dei deputati il 20 ottobre 2005 e dal Senato della Repubblica il 16 novembre 2005 e pubblicato nella Gazzetta ufficiale n.269 del 18 novembre 2005?".
Tra i firmatari: il presidente emerito della Consulta Leopoldo Elia, il sen.Stefano Passigli, Graziella Mascia di Rifondazione, Rosy Bindi, Franco Bassanini, Pietro Larizza, Massimo Villone e Sandra Bonsanti. Da oltre un anno Libertà e Giustizia è impegnata per costituire una rete di associazioni, movimenti, sindacati e partiti, oggi riuniti nel Coordinamento nazionale Salviamo la Costituzione. Sono ormai più di 300 i comitati che in ogni città, da Genova a Bologna, da Milano a Sondrio, da Empoli a Parma, a Firenze, Caserta e Palermo si mobilitano in difesa della Carta che porta la firma di De Nicola, Terracini e De Gasperi.
Anche Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino (MDC), ha aderito al comitato promotore per l’abolizione della riforma costituzionale, sottoscrivendo la richiesta di referendum abrogativo. "Pur essendo una associazione rigorosamente apolitica – ha affermato Longo – ho ritenuto opportuno in qualità di presidente di MDC, e anche a titolo personale, di manifestare una netta opposizione alla riforma costituzionale approvata perché intacca gravemente l’unità del Paese, i meccanismi istituzionali e quindi gli stessi fondamenti della convivenza civile. Mi auguro che tutto il Movimento si impegni nella raccolta delle firme; saranno ovviamente rispettati eventuali dissensi, ma come responsabile di una associazione di cittadini non potevo restare inerte di fronte a questo scempio costituzionale".
