Acqua calda per la doccia? Meglio se ricavata dal sole. Per incentivare lo sviluppo dell’energia termodinamica rinnovabile, il Ministero dell’Ambiente ha firmato i primi tre protocolli d’intesa con le Regioni Puglia, Calabria e Lazio. Gli accordi, siglati ieri alla presenza del Ministro Alfonso Pecorano Scanio e del Prof.Carlo Rubbia (coordinatore del progetto), permetteranno di individuare i siti presso cui realizzare gli impianti di produzione. A breve saranno istituiti un Comitato scientifico ed una task force con l’incarico di predisporre un piano di sviluppo e di coordinare i lavori messi in campo dalle amministrazioni locali. Obiettivo finale dell’iniziativa: ridurre le emissioni di gas serra, limitando il consumo di combustibili fossili.

Grazie all’energia temodinamica proveniente dai raggi solari, è possibile ottenere temperature dell’acqua oltre i 500 gradi: ciò è dovuto alla particolare tecnica di produzione, basata sull’uso di specchi concavi ad alta efficienza. Secondo il Premio Nobel Carlo Rubbia il solare temodinamico non è affatto in contrasto con altri sistemi energetici ed molto conveniente dal punto di vista economico, in quanto consente di accumulare energia. "Inoltre – come ha spiegato il Prof.Rubbia – questo tipo di investimento consente di possiamo creare impianti che possono essere ripagati in cinque anni dal capitale privato tramite autofinanziamenti".

I Presidenti delle Regioni aderenti al progetto hanno espresso i propri impegni per la realizzazione dei protocolli. In particolare il Presidente della Regione Lazio, Piero Marazzo, ha definito le somme stanziate ed i termini entro cui porre in essere il piano. "Siamo pronti a investire nei prossimi anni 90 milioni, – ha dichiarato marrazzo – perchè è nostro interesse rispondere positivamente all’obiettivo del 20% di energie rinnovabili prodotto entro il 2020". Anche il Presidente della Regione Calabria Agazio Loiero ha illustrato le azioni della propria amministrazione. La Calabria è ”la prima Regione -ha affermato Loiero – ad installare un impianto di questo tipo e lo facciamo perchè vogliamo contribuire a recuperare il ritardo in Italia sul piano dell’innovazione tecnologica. Crediamo a questo tipo di innovazione e abbiamo anche a disposizione il sole. In più diamo già la disponibilità per costruire in Calabria una seconda centrale”. Presto a Calabria, Lazio e Puglia si aggiungerà anche la Regione Sardegna, come ha annunciato il Ministro Pecoraro Scanio.


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