RISPARMIO: Cirio Bond, Tribunale Torino condanna San Paolo Imi
Il tribunale di Torino ha condannato (sentenza n° 7130/05), ha condannato il San Paolo Imi a restituire tutto quanto investito oltre gli interessi legali a 20 risparmiatori che avevano investito nelle obbligazioni Cirio. I consumatori, che si erano rivolti all’associazione Movimento Consumatori, hanno ottenuto l’integrale risarcimento di quanto investito (dai 5.000 ai 60.000 euro), oltre gli interessi legali.
"Il Movimento Consumatori – ha affermato il presidente Lorenzo Miozzi – vuole sottolineare come di fronte alle gravissime violazioni accertate dal Tribunale di Torino, il gruppo Sanpaolo Imi è l’unico che ad oggi non ha avviato alcuna procedura di conciliazione con le associazioni dei consumatori; in considerazione del gravissimo comportamento tenuto dal San Paolo Imi il Movimento Consumatori invita tutti i risparmiatori a rivolgersi alle sedi dell’associazione per valutare la necessità di adire le competenti autorità giudiziarie per ottenere quanto perso negli investimenti".
Secondo il Tribunale di Torino – si legge in una nota – il Sanpaolo Imi già nel 2000 sapeva che i titoli Cirio erano ad alto rischio in quanto, proprio in tale periodo, aveva affidato quale rating interno BB- (speculative grade), declassando tale giudizio nel febbraio del 2001 a CCC (sostanziale insolvenza).
Negli anni 2000-2002 – continua la nota – l’istituto bancario torinese non aveva adottato alcuna procedura interna di controllo idonea ad informare i propri clienti sui rischi dei titoli Cirio, ed in particolare non aveva diffuso alla propria rete di vendita alcuna informazione sull’elevata rischiosità dei titoli. I clienti del Sanpaolo Imi che hanno acquistato i titoli Cirio non sono stati, quindi, informati del livello di rischio degli investimenti. Le operazioni di investimento in titoli Cirio, secondo il Tribunale di Torino, devono ritenersi non adeguate non solo per gli investitori con una bassa propensione al rischio, ma per tutti gli investitori individuali che non avessero manifestato una propensione al rischio elevata e che non fossero quindi degli speculatori di Borsa. Conclude il Tribunale affermando che tutte le operazioni di negoziazione oggetto del giudizio sono avvenute in conflitto di interessi in quanto la banca, proprio nel momento in cui procedeva a vendere i titoli Cirio ai propri clienti, rientrava da un’elevatissima esposizione nei confronti del gruppo di Cragnotti che già nel 2000 raggiungeva quasi 100 milioni di euro.
Secondo Paolo Fiorio dell’Osservatorio Credito e Risparmio del Movimento Consumatori "la sentenza è di particolare importanza non solo perché è la prima pronuncia del Tribunale di Torino favorevole ai risparmiatori sugli investimenti nei Cirio bond, ma anche perché fotografa in maniera nitida diversi profili di illegittimità del comportamento tenuto dal Sanpaolo Imi nella vendita dei bond Cirio".
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