D. Caro petrolio e bollette sempre più salate per le famiglie il risparmio energetico è diventato una vera e propria necessità ma quanto costa davvero ai consumatori italiani il consumo di energia ?

R. In Italia si parla tanto di risparmio energetico con tutti i vantaggi che ne conseguono in termini di minori costi per le famiglie e riduzione complessiva dell’inquinamento e della spesa energetica da parte stato. Tuttavia il fatto che il nostro Paese dipenda per gran parte del proprio fabbisogno di energia dal petrolio importato, i cui costi sono sempre più alle stelle, fa sì che i continui aumenti rischiano di sterilizzare il risparmio che pure i consumatori cercano di conseguire attraverso un uso più attento dell’energia elettrica e del gas.
In pratica anche se quest’anno una famiglia utilizzasse meno elettricità e gas, gli aumenti della bolletta farebbero si che il capofamiglia pagherà la stessa somma dell’anno precedente.
Abbiamo stimato che le bollette energetiche costano alle famiglie 1.300 euro l’anno, con aumenti per il 2005 di molto superiori al tasso di inflazione che e rischiano di annullare i vantaggi del risparmio e disincentivano i consumatori a comportamenti virtuosi.
Ogni anno in Italia per riscaldare le nostre abitazioni bruciamo circa 15 miliardi di metri cubi di gas, 6 miliardi di litri di gasolio, oltre 2 milioni di tonnellate di combustibili solidi come il carbone e la legna. Il risultato è che finiscono nell’aria circa 370.000 tonnellate di sostanze inquinanti come ossidi di zolfo.
Per questi motivi stiamo chiedendo da anni di abbassare l’Iva dal 20% al 10%, oltre alle altre accise che gravano sui cittadini. A questi interventi deve tuttavia aggiungersi una più ampia riflessione sulla politica energetica del paese, aumentando i contributi per la messa in opera di impianti fotovoltaici monofamiliari e condominiali ed incentivando l’energia eolica e le altre fonti rinnovabili oggi poco più che sperimentazioni.

D. Risparmiare è davvero semplice. Ma è vero che spesso le famiglie non riescono a capire neppure quanto consumano a causa delle bollette poco chiare?

R. La prima cosa che bisogna fare in famiglia per risparmiare realmente sui costi di luce è gas è capire quanta se ne consuma mensilmente. Ed è qui che cominciano i dolori visto che le bollette emesse dalla varie società sono praticamente incomprensibili alla maggioranza dei consumatori, riportando dati e cifre spesso scritte persino con caratteri minuscoli e praticamente illeggibili.
Sia il Movimento difesa del cittadino che le altre associazioni dei consumatori hanno chiesto al Ministero delle attività produttive ed alla Autorità per l’energia di rendere più comprensibile e di facile lettura le bollette, invitando le aziende fornitrici a utilizzare caratteri di stampa più grandi e più leggibili, evidenziando le parti più significative e rilevanti delle bollette come il quantitativo consumato.
In pratica è necessario che vi sia un identico standard della struttura grafica della bolletta valido per tutte le società fornitrici e che la fattura possa essere letta con facilità, nei suoi elementi essenziali, anche da anziani e diversabili.

D. I costi di luce e gas sono certamente alti e si parla di intervenire sulle tariffe prevedendo degli sconti o agevolazioni cosa ne pensano le associazioni dei consumatori.

R. Un utilizzo semplicemente più accorto dell’energia può far risparmiare alla famiglia sino al 20% l’anno sui costi sostenuti pari a circa 260 euro. Ma una mano ai consumatori la potrebbero dare effettivamente anche le società erogatrici diversificando finalmente il sistema delle tariffe bloccato da decenni seconda del tipo di utilizzo un po’ come accade con i telefoni cellulari.
Produrre energia in Italia costa, soprattutto perché molta ne importiamo dall’estero, ma distribuirla nelle ore di massimo consumo costa ancora di più. Il principio è che chi utilizza l’energia nelle ore di fabbisogno minimo deve spendere di meno. L’Enel ha cominciato a farlo prevedendo 5 opzioni tariffarie diverse. A noi sembrano un po’ troppe quando per l’elettricità basterebbe stabilire una tariffa scontata la sera dopo le 22.00 , un’altra per il week end ed una per le seconde case che restano vuote alcuni mesi all’anno.
Analogamente anche per il gas il costo dovrebbe essere diversificato per fascia oraria premiando quei consumatori che lo usano in determinati orari do solo per la cottura dei cibi. Il settore della commercializzazione dell’energia dovrebbe essere più flessibile ed attento alle reali necessità degli utenti con reciproco vantaggio da parte delle aziende che risparmiano sui costi di produzione e derogazione e dei consumatori che potrebbero orientare meglio il proprio consumo energetico utilizzando luce gas quando gli costano realmente di meno.

D. Cosa possiamo fare per risparmiare sulle bollette energetiche?

R. Dopo aver preso coscienza di quanto effettivamente consumiamo e dunque spendiamo per l’energia in casa dovremo porre in essere una serie di accorgimenti che ci sono stati ben suggeriti dall’esperto. Sarà fondamentale acquistare elettrodomestici a basso consumo che cioè riportino sulla etichetta energetica obbligatoria dal 1998 la scritta A. Purtroppo questi elettrodomestici costano un po’ di più degli altri ma garantiscono un effettivo risparmio che ci permette di ammortizzarne i costi nel tempo. Ad esempio: l’utilizzo di una lampada fluorescente compatta al posto di una normale lampada a incandescenza consente una riduzione dei consumi dell’80% a parità di illuminazione prodotta, equivalente ad un risparmio di circa 70 kWh su base annua. L’impiego di una caldaia unifamiliare a 4 stelle di efficienza al posto di una ordinaria caldaia a 2 stelle consente una riduzione dei consumi del 15%, equivalente ad un risparmio variabile da circa 45 a circa 125 metri cubi di gas naturale su base annua, a seconda delle zone climatiche. L’impiego di un frigocongelatore di classe A (A+, A++) al posto di un apparecchio medio disponibile sul mercato (attualmente rappresentato in prima approssimazione dalla Classe di efficienza B) consente una riduzione dei consumi del 28% (43% – 60%), equivalente ad un risparmio variabile da circa 120 a circa 240 kWh su base annua. Nel caso delle lavabiancheria e lavastoviglie di classe A, le riduzioni dei consumi sono dell’ordine del 16-17% ed il minor consumo annuo dell’ordine dei 35-40 kWh. Installando una pompa di calore in alternativa alla caldaia per il riscaldamento invernale, si possono risparmiare da un minimo di 50 a oltre 1000 metri cubi di gas naturale su base annua
Installando i doppi vetri al posto dei vetri singoli si possono risparmiare sino a 25 metri cubi di gas naturale su base annua per ogni metri quadrati di superficie vetrata sostituita. Tutto ci permetterebbe un risparmio netto di circa il 40 % dei costi per il riscaldamento ed il 20% di quelli per l’elettricità della casa. Certo lo stato potrebbe darci una mano ad esempio con un congruo bonus fiscale per la sostituzione degli elettrodomestici vecchi con nuovi a basso consumo.

D. Il risparmio di energia va di pari passo con la sicurezza dei consumatori. Cosa non bisogna dimenticare per risparmiare ed evitare incidenti?

R. Gli incidenti domestici rappresentano una piaga spesso sottovalutata. Scottature, folgorazioni, corto circuiti, fughe di gas e piccoli incendi possono rappresentare un serio rischio e portare a conseguenze fatali. Effettivamente il risparmio va di pari passo con la sicurezza ed i consumatori devono essere sempre molto attenti agli elettrodomestici di casa. Per prima cosa bisognerà sempre recarsi per gli acquisti in negozi specializzati e leggere attentamente l’etichetta del prodotto, che dovrà presentare il Marchio IMQ Istituto del marchio Italiano che sottopone i prodotti ad attente verifiche. Questo vale sopra
ttutto nel periodo natalizio per le catene luminose che addobbano gli alberi di natale e gli immancabili prolungatori e multiprese che utilizziamo per le luci di alberi e presepi. Particolare attenzione dovrà essere posta anche alla nazionalità del produttore per verificare la provenienza effettiva del prodotto.
Bisogna poi evitare di comprare phon,rasoi piastre per capelli ed altre apparecchiature elettriche da ambulanti, spesso infatti non sono adeguatamente isolate e non sono conformi alle norme di sicurezza nazionali e della Unione Europea. Il loro contato con l’acqua le rende pericolosissime per il rischio di folgorazione di chi le utilizza.Vi sono poi dei piccoli accorgimenti per eliminare i rischi. Le stufe elettriche devono stare sempre lontane da arredi facilmente infiammabili e bisognerà controllare sempre di non tenere coperte le aperture.
La cucina dovrà avere i fori a parete per una adeguata areazione e per gli anziani è consigliabile installare rilevatori sonori di gas e valvole di sicurezza per il blocco automatico del gas i caso di fughe. Anche la caldaia dovrà essere sempre controllata e ripulita almeno una volta l’anno questo permetterà di renderla sempre efficiente ridicendo i consumi di corrente e gas, evitando pericoli di fughe di gas.


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