Mancanza di indicazioni della percentuale di sconto, riprezzamento dei beni in eccesso per indicare percentuali di sconto superiori e impossibilità di provare il capo d’abbigliamento e di effettuare cambi della merce. Questi i principali problemi in cui si sono imbattuti i consumatori romani in questi primi dieci giorni di saldi secondo il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) che ha tracciato un primo bilancio dello sportello "Pronto Saldi 2008". Numerosi infatti le lamentele che il Movimento ha raccolto da parte dei cittadini a proposito di comportamenti ritenuti poco corretti dei commercianti.

In particolare, viene denunciata la circostanza – non infrequente, soprattutto nell’ambito dei prodotti di abbigliamento – di una mancata indicazione attraverso specifici cartellini della percentuale di sconto applicata, con "conseguente confusione e disinformazione per il consumatore".

Molte anche le segnalazioni arrivate riguardo il divieto imposto dai negozianti di provare il capo di abbigliamento, costringendo di fatto il consumatore all’acquisto, con la sola possibilità di procedere a un cambio nel caso in cui l’articolo non dovesse soddisfare per taglia o misura.

"Sono comportamenti che vanno contestati al commerciante – ha precisato la responsabile della sede Roma Centro di MDC, Fabiana Peruzzi – e, qualora vi siano violazioni della normativa che regola le vendite a saldo, queste devono essere denunciate alla Polizia Municipale affinché provveda ad accertare che quelle lamentate non diventino prassi ai danni del consumatore e comminare, qualora ne ricorrano gli estremi, le sanzioni previste dall’art. 22 del D.L.vo n.114/98 (normativa sul commercio)".

Per quanto riguarda il cambio merce, l’avvocato Peruzzi rileva che esiste ancora "molta confusione in quanto – contrariamente a quanto molti consumatori ritengono – la possibilità di effettuare il cambio del capo in seguito all’acquisto generalmente è a discrezione del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme perché in tal caso vi è l’obbligo per il venditore di eseguire la riparazione o provvedere alla sostituzione del capo in oggetto o ove non sia possibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato".

"Non è assolutamente vero – ha concluso Peruzzi – che i capi in saldo non possono essere cambiati (decreto legislativo del 2002) per cui si suggerisce di diffidare da cartelli o messaggi che affermano il contrario. Il diritto di recesso che è esercitabile normalmente entro 10 giorni dall’acquisto, non ha nulla a che vedere con gli acquisti conclusi all’interno di un esercizio commerciale: riguarda infatti, vendite a domicilio, per corrispondenza, a distanza, ecc."

"Pronto saldi" saldi è aperto dal lunedì al venerdì ed è raggiungibile telefonando al numero 06/45471055 oppure inviando una mail all’indirizzo stafflegale@mdc.it.


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