SALUTE. A Padova il 13 ottobre convegno su “Stress da lavoro, un rischio inevitabile?”
Il fenomeno stress legato al lavoro sta assumendo dimensioni preoccupanti in tutto il mondo. E mentre si riducono le tradizionali patologie da lavoro, aumentano le situazioni di frustrazione e disagio psicologico. Secondo la ricerca "3rd European Survey on Working Condition", presentata a Dublino nel 2000, il 28% dei lavoratori dell’Unione Europea soffre di disturbi associati allo stress lavorativo. In Lussemburgo il 17% dei giorni di assenza dal lavoro nel settore dei servizi e del commercio al dettaglio è causato da problemi psicosomatici; in Olanda nel 1998 le malattie mentali erano la principale causa di invalidità (32%); in Svezia il 14% di lavoratori con lunghe assenze dal lavoro affermava che il motivo era lo stress.
Per fare il punto sulla situazione italiana, alla luce anche di nuove ricerche che verranno presentate nell’occasione, l’Anma (Associazione Nazionale Medici d’Azienda), in collaborazione con l’Ispesl (Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro) e il dipartimento di prevenzione del Veneto, promuove a Padova venerdì 13 ottobre 2006, aula magna del Centro Congressi "Papa Luciani" via Forcellini 170/a – il convegno "STRESS DA LAVORO: UN RISCHIO INEVITABILE?, Dimensioni del fenomeno, strumenti per misurarlo, possibili percorsi di affronto e prevenzione".
Il problema – si legge dalla nota stampa diffusa – è tipico di tutte le società avanzate. In Australia per esempio uno studio sull’assenteismo correlato allo stress, condotto su una popolazione di operatori telefonici, evidenziava un costo di 150 dollari per operatore per anno. Negli USA l’assenteismo correlato allo stress è stimato in 200 milioni di giornate lavorative.
Spesso però non è neppure chiaro quale sia il principale alleato contro questo tipo di situazioni: il medico del lavoro, una figura che in questi anni sta valutando e provando a tener conto di questi problemi e nuove necessità.
Cosa può fare e quale ruolo può assumere in un contesto lavorativo per prevenire o almeno per contenere il fenomeno dello stress?
Il convegno, che si avvarrà di esperti italiani ed esteri, tra cui l’olandese Bloemen e Robert A. Karasek dell’Università del Massachusetts, sarà sviluppato in due sessioni. La prima, "Idee per un lavoro", indagherà le dimensioni del fenomeno in Italia soprattutto rispetto ai profondi cambiamenti che il mondo del lavoro ha registrato in questi ultimi anni. La seconda sessione, "Idee in azione", suggerirà comportamenti organizzativi positivi fino a interventi di ri-progettazione dei compiti lavorativi (job re-design). Con molto interesse si attendono tra l’altro gli esiti di una ricerca sull’impatto dello stress su infortuni e assenze dal lavoro in 2174 lavoratori del Veneto.

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