Sarà la regione Liguria a fare da capofila al progetto pilota di mappatura, organizzazione e controllo delle biobanche del Centro nazionale per le Risorse biologiche (Cnrb), con sede a Genova. Le biobanche sono delle raccolte di materiale biologico e rappresentano un supporto importante per la ricerca scientifica nel campo delle malattie genetiche.

In attesa che a livello nazionale si stabiliscano norme e principi per garantire sicurezza e controlli sul tempo di conservazione del materiale organico, sulla sua origine e sul rispetto della normativa relativa al consenso informato del donatore, gli Istituti pubblici e privati in cui sono presenti collezioni di materiali, si sono dati delle regole per seguire gli ordinamenti dell’Ocse (Organisation de Coopération et de Dèveloppement Economiques) in materia di biobanche.

Il censimento delle colture partirà appunto dalla Liguria dove esistono già quattro strutture che rispondono ai requisiti dell’Ocse sulle biobanche (Giannina Gaslini, l’Ospedale Galliera, l’Ist di Genova e l’Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino). Il governo, attraverso il Comitato nazionale per la biosicurezza e le biotecnologie, ha destinato fondi per la creazione di un network che garantisca la classificazione e il censimento del materiale già raccolto. L’obiettivo finale è di creare dei cataloghi consultabili su di un sito web multilingue, al quale si potrà accedere per reperire le informazioni raccolte e per diffonderle a livello nazionale e internazionale, garantendo alla ricerca un minore dispendio di fondi e energie.


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