In questo periodo dell’anno la raccolta e il consumo di funghi spontanei aumenta considerevolmente, a motivo delle favorevoli condizioni atmosferiche e parallelamente aumentano i casi d’intossicazioni, a volte anche mortali. A ricordarlo è il Ministero della Salute che spiega: "Le manifestazioni determinate dai funghi tossici spesso mimano sindromi influenzali e come tali vengono trattate, con un pericoloso ritardo nella impostazione della terapia adeguata."

Il dicastero consiglia ai cittadini di:


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  • non consumare funghi se prima non sono stati controllati da un micologo o se non si è certi della loro commestibilità;
  • di consumare solo funghi ben cotti;
  • di non far consumare funghi a bambini, a donne in stato di gravidanza e a persone affette da particolari patologie;
  • in caso di comparsa di sintomi quali: dolori addominali, vomito e diarrea o altra sintomatologia, dopo aver consumato funghi, contattare tempestivamente il medico di base o il pronto soccorso o un Centro Antiveleni (CAV);
  • se ci si reca al Pronto Soccorso per comparsa di vomito, diarrea o altra sintomatologia dopo il consumo di funghi non controllati, portare con se eventuali resti di funghi cotti, crudi o residui di pulizia.

 

 

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