Continua la presenza di casi sporadici di meningite batterica, in particolare da meningococco di sierogruppo "C", sia in Veneto che in altre regioni d’Italia. Il Ministero della Salute tranquillizza sottolineando che "ad oggi, non risultano segnalati altri clusters epidemici" e fa il punto della situazione in tema di prevenzione e controllo.

La prevenzione della meningite da gruppo C è affidata all’uso dello specifico vaccino coniugato, indicato quale misura di contenimento dell’infezione. La vaccinazione contro il meningococco C di particolari gruppi di popolazione è indicata soltanto in presenza di focolai epidemici quali quello Veneto. Non è indicata la vaccinazione di soggetti che si recano in zone italiane colpite da focolai epidemici.

Riguardo la disinfestazione ambientale il Ministero precisa che non è richiesta perché il meningococco C non permane nell’ambiente. Non vi sono inoltre motivi tecnici per sostenere la chiusura di scuole, asili o altri ambienti comunitari ove abbia soggiornato una persona malata.

Efficace invece la profilassi antibiotica, ma va limitata ai contatti stretti del caso, che, oltre ai conviventi, includono chi ha dormito e mangiato spesso nella stessa casa del paziente nonché le persone che nei sette giorni precedenti l’esordio hanno avuto contatti con le sue secrezioni orali, ad esempio attraverso baci, stoviglie, spazzolini da denti. Il trattamento è raccomandato anche per i sanitari che sono stati direttamente esposti alle secrezioni respiratorie durante l’intubazione endotracheale o la respirazione bocca a bocca. Al contrario, la chemioprofilassi, non è raccomandata per i contatti a basso rischio.


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