Se le abitudini di mamma talvolta non insegnano ai bambini come nutrirsi correttamente inducendoli al sovrappeso, uno studio pubblicato sulla rivista Pediatrics ha dimostrato che le colpe di mamma si possono far risalire a ben prima della nascita del bambino, ovvero prima del suo stesso concepimento.

Infatti, secondo un’indagine diretta dalla Ohio State University, bimbi le cui mamme erano in sovrappeso prima della gravidanza rischiano di essere essi stessi in sovrappeso sin nei primissimi anni di vita. Sempre secondo lo studio, che ha coinvolto 3022 bambini nell’ambito del "National Longitudinal Survey of Youth’s (NLSY) Child-Mother", fumare in gravidanza è a sua volta un fattore di rischio per il sovrappeso dei bambini in tenerissima età.

Nell’indagine i ricercatori hanno misurato a più riprese il peso dei piccoli e ricostruito il peso materno prima e durante la gravidanza, oltre alle abitudini della mamma nel periodo della gestazione. È emersa chiaramente la relazione diretta tra il peso di mamma prima del concepimento e il peso del bimbo. Il peso materno che influisce di più su quello del bambino è quello che la donna ha uno o due mesi prima del concepimento. Inoltre lo studio mostra l’ennesima conseguenza negativa del fumo in gravidanza e conferma che l’allattamento al seno può essere un fattore protettivo contro l’obesità infantile.

In studi correlati l’esperta ha infine mostrato che il peso di adolescenti e giovani adulti è strettamente correlato a quello dei genitori. Tutte queste evidenze epidemiologiche indicano chiaramente quanto conti l’influenza di mamma e papà nello sviluppo dell’obesità infantile e anche le abitudini alimentari nei primissimi anni di vita, oltre a quelle materne ancora prima che il figlio nasca.


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