L’anoressia e la bulimia contano 200 nuovi pazienti l’anno, il 90% dei quali sono ragazze adolescenti impegnate in una lotta quotidiana contro gravi disturbi dell’alimentazione che fanno vittime anche tra i più piccoli. Sono in preoccupante aumento, infatti, i bambini, maschi e femmine, che già all’asilo rifiutano il cibo come forma di protesta o manifestano il loro disagio mangiando in modo esagerato. L’allarme arriva dal Centro per i disturbi del comportamento alimentare in età evolutiva del policlinico Sant’Orsola di Bologna nato nel 2000.

"E’ una malattia che oggi sta contagiando anche bambini di 9-10 anni e perfino meno che esprimono così – spiega il prof. Emilio Franzoni, neuropsichiatra infantile del Centro bolognese che dall’anno della sua istituzione ha curato circa 1000 adolescenti – il disagio verso uno stile di vita con troppe ansie, il timore di non essere adeguati, di non essere all’altezza delle aspettative dei genitori".

Una forma di protesta che nel caso di bambini così piccoli, ha motivazioni diverse da quelle che spingono gli adolescenti a ingozzarsi merendine o a rifiutare il cibo magari per assomigliare alla velina di turno.


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