Oggi si celebra la Giornata Mondiale dell’Alzheimer, istituita dall´Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dall´Alzheimer´s Disease International (Adl) nel 1994. L’alzheimer è la più comune forma di demenza nonché fenomeno in costante crescita. In Italia si contano più di 500.000 malati, 4,6 milioni di nuovi casi l’anno, una nuova diagnosi ogni 7 secondi. "Noi possiamo fare la differenza" è lo slogan con il quale l’iniziativa intende lanciare un appello a tutti i membri della società civile affinché escano allo scoperto e parlino apertamente delle loro storie di vita a contatto con la malattia.

Alcune iniziative messe in atto a favore dei malati e delle famiglie che se ne prendono cura:

Regione Emilia: La Regione ha assegnato alle Aziende Usl, a partire dal 1999, risorse dedicate per oltre 5 milioni di euro. Grazie alla realizzazione di una rete di centri dedicati (46 consultori nel 2005) specializzati nella diagnosi tempestiva della malattia, il sistema è stato in grado di garantire, in 5 anni, più di 135.000 visite specialistiche, con una capacità di contatto annuale di circa 25 nuovi pazienti ogni 1000 abitanti ultrasettantacinquenni. Inoltre, la Regione, al termine del progetto ministeriale Cronos dedicato ai malati di Alzheimer, ha continuato ad assicurare, dietro rigorosa valutazione medica e continuo monitoraggio dei casi, l´erogazione gratuita dei farmaci anticolinesterasici (più di 9.600 i pazienti in trattamento a fine 2004), e reintrodotto la prescrittibilità dei farmaci antipsicotici atipici per alcuni pazienti con gravi disturbi comportamentali, per i quali questi trattamenti vengono giudicati imprescindibili. Al fine di migliorare la qualità degli interventi e garantire una maggiore diffusione delle attività di stimolazione cognitiva, che rappresentano un valido aiuto anche per la conservazione dell´integrità personale di chi è colpito da questa malattia, a partire dal 2004 la Regione ha fornito indirizzi regionali, promosso e finanziato un piano di aggiornamento per gli operatori del settore. Infine, per sostenere le associazioni dei familiari sono stati finanziati due progetti, attualmente in fase di attivazione, volti a realizzare forme innovative di assistenza ai malati e ai loro familiari.

Comune di Modena. Sollievo e sostegno economico sono tra i principali servizi offerti alle famiglie con a carico un familiare demente: dal Centro di ascolto attivato presso la Residenza 9 gennaio agli assegni di accompagnamento, assegni di cura e contributi della Fondazione Cassa di risparmio nell’ambito del progetto Serdom. L’indagine sui familiari delle persone affette da demenza ha consentito alle operatrici del Comune di Modena di fornire a 161 famiglie informazioni mirate sulla rete di servizi attivati da Comune, Distretto 3 dell’Azienda sanitaria locale, associazione G.P. Vecchi pro senectute et dementia, associazione Servizi volontariato Modena, Centri Esperti demenze; cooperativa Gulliver, casa di cura Villa Igea e cooperativa Co.Me.T.A. 99.

Regione Veneto. In questi ultimi anni la Regione Veneto ha notevolmente potenziato gli interventi nel settore dell’Alzheimer, patologia che interessa circa 25 mila malati nel territorio regionale (che diventano il doppio se si aggiungono le altre demenze senili) e sta avendo una crescita esponenziale tra la popolazione con più di 65 anni d’età (ci sono circa 9600 nuovi casi l’anno). Nel 2005 il governo regionale ha assegnato 11 milioni di euro a favore di 1860 famiglie venete che assistono in casa persone con demenza (Alzheimer e altre patologie analoghe) accompagnata da gravi disturbi comportamentali (erano 10 milioni nel 2004), come prevedono le leggi regionali n.5 del 2001 e n. 28 del 2002".


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