Creare uniformità nei parametri utilizzati per catalogare lo stato di salute e disabilità dei minori, in base alle fasi di sviluppo e all’ambiente circostante. E’ quanto si propone l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) con l’International Classification of Functioning, Disability and Health for Children and Youth (ICF-CY), il primo metodo valutativo studiato specificamente per soggetti non adulti. I risultati del progetto sono stati illustrati ieri in anteprima mondiale a Venezia e saranno presentati in modo approfondito in un convegno in programma oggi e domani presso l’Isola di San Servolo.

L’ICF-CY consente di classificare centinaia di attività corporee e funzioni dei giovani in relazione ai fattori ambientali. Il metodo di catalogazione si affianca all’ICF, già in vigore dal 2001 per le persone adulte. "Nel mondo, sia nei Paesi industrializzati sia in quelli in via di sviluppo – ha dichiarato l’assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi – i dati sulla salute e la disabilità di bambini e ragazzi sono tra i più parziali e incompleti che esistano, anche per l’assenza fino a oggi di uno strumento di descrizione e classificazione adeguato". "Si tratta di un profondo cambiamento culturale – ha proseguito l’assessore – che avrà ricadute concrete nell’organizzazione dei servizi e nei criteri con i quali vengono regolati, ad esempio, le invalidità civili, l’inserimento lavorativo, l’inserimento scolastico, la presenza degli insegnanti di sostegno, etc. Non si pensi che si tratti di nuovi parametri della scienza medica che riguardano solo i giovani disabili. Al contrario: investono il concetto stesso di disabilità. L’aspettativa di disabilità, anche solo temporanea, sta crescendo. Siamo tutti potenziali disabili, se pensiamo alla terza età, agli incidenti, ai traumi, a tante situazioni che non si possono escludere a priori nell’arco di una vita. Portare alla luce e descrivere in tutti i suoi aspetti, nei diversi contesti ambientali, culturali, sociali, la salute e la disabilità di bambini e adolescenti è l’obiettivo di questa nuova classificazione".

I campi di azione dell’ICF-CY vanno dall’educazione all’organizzazione dei servizi sanitari, dalla tutela dei diritti all’impostazione dei percorsi riabilitativi, dalla politica socio-sanitaria alla epidemiologia. La novità consiste nel creare uno strumento di analisi valido per tutti i Paesi del Mondo. Autore del progetto un gruppo di lavoro rappresentato da esperti dell’OMS (Bjork Akesson, Judith Hollenweger, Matilde Leonardi, Don Lollar, Andrea Martinuzzi, Rune J. Simeonsson, e Huib Ten Napel), che si è avvalso dell’ausilio di famiglie, professionisti, organizzazioni istituzionali e non governative, con il finanziamento del National Center on Birth Defects and Developmental Disabilities of the Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta.


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