Il Movimento Consumatori si è costituito parte civile nel processo a carico de produttori e venditori di apparecchi per il trattamento dell’acqua domestica a Padova, Vicenza, Crema e Milano, accusati di truffa aggravata e frode nell’esercizio del commercio. In particolare, l’accusa è di aver prodotto e commercializzato apparecchi che provocavano la totale demineralizzazione dell’acqua filtrata, l’incremento della carica batterica e la comparsa di microbi potenzialmente patogeni, tanto da renderla inadatta al consumo umano.

Attraverso pubblicità ingannevoli e presunte dimostrazioni svolte a domicilio, i responsabili delle aziende avrebbero presentato questi apparecchi come indispensabili per evitare i danni da inquinamento e alla salute, convincendo i consumatori coinvolti a sborsare dai 2000 ai 3000 euro.

"Occorre dare segnali forti a chi specula sulla salute dei cittadini – ha detto Monica Multari del Movimento Consumatori – ingenerando falsi timori al fine di commercializzare prodotti dannosi o, quanto meno, inutili". L’udienza preliminare è stata rinviata al 7 dicembre 2006 per decidere sulla competenza territoriale: alcuni difensori degli indagati ritengono che il processo si debba svolgere a Vicenza e non a Padova.


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