Approvata con 590 voti favorevoli, 56 contrari e 21 astensioni la relazione dell’eurodeputato ungherese, ex campione olimpionico di scherma, Pàl Schmitt (PPE/DE, HU) sull’obbligo dell’ educazione fisica nelle scuole primarie e secondarie, con un orario scolastico che comporti almeno tre lezioni settimanali. E’ il primo passo compiuto dal Parlamento europeo per contrastare il crescente fenomeno dell’obesità tra i giovani. Il problema è allarmante, con una percentuale del 25% di bambini in sovrappeso in Europa, che tocca picchi del 30% in Spagna, Portogallo e Italia per i bambini tra i 7 e gli 11 anni.

Ogni anno inoltre si registra un aumento di 400.000 unità, che vanno ad aggiungersi ai 14 milioni di europei già in queste condizioni. Secondo Schmitt la causa principale del fenomeno non è l’assunzione di elevate quantità di calorie, bensì la mancanza di movimento.

Allora bisogna incoraggiare gli Stati membri a puntare su politiche attive in materia di educazione fisica e ad investire in strutture sportive di qualità, prestando attenzione ai bisogni degli studenti disabili. Il Parlamento propone di usare i Fondi strutturali dell’UE per creare e ampliare scuole e impianti sportivi in aree sfavorite e per ammodernare le strutture già esistenti che spesso risultano inadeguate e obsolete. I deputati sono favorevoli a concedere incentivi ai club sportivi che stipulano accordi di collaborazione con scuole, istituti scolastici e centri per la gioventù.

Un altro punto approvato nella relazione è l’attenzione particolare da riservare alle situazioni in cui il talento dei bambini «viene sfruttato per ottenere risultati nelle competizioni sportive», insistendo sull’importanza del rispetto dei diritti fondamentali nelle attività che coinvolgono soprattutto i giovani.

«Lo sport ti insegna a concentrarti – dice Schmitt in un’intervista fatta lo scorso giugno – a gestire la monotonia, a costruire uno spirito di squadra, a rispettare le regole, a sopportare meglio dolore e fatica. Io devo molto allo sport, ancora all’età di 65 anni riesco a lavorare molto. E il fatto che si possa eccellere tra altri 785 membri del Parlamento lo si deve sicuramente anche a dei tratti caratteriali sportivi. Avere costanza e spirito di iniziativa superiori alla media possono risultare utili per eseguire un compito sfruttando al meglio le proprie conoscenze, durante un dibattito o durante la presentazione di una mozione scritta, ad esempio».

E’ fondamentale diffondere, all’interno della scuola e fuori, l’informazione sul doping, sui pericoli fisici e psicologici inerenti all’uso di sostanze dopanti. Lo sport, in quanto attività sociale, culturale ed educativa ha dei valori da conservare, ed è contrario all’uso di sostanze chimiche che migliorano le performance sportive. Bisogna, invece incentivare una competitività più sana, riconoscendo le qualifiche ottenute tramite l’attività sportiva. I deputati accolgono al riguardo con favore la proposta della Commissione di includere lo sport nel quadro dell’applicazione del sistema europeo di riferimento di crediti per l’istruzione e la formazione professionali.

L’integrazione a lungo termine degli atleti nel mercato del lavoro, una maggiore trasparenza e il mutuo riconoscimento delle licenze e dei diplomi per la fornitura di servizi nel settore dello sport nell’UE contribuirebbero alla libera circolazione delle persone ( studenti, atleti, lavoratori e datori di lavoro).

a cura di Antonella Giordano

Per maggiori informazioni

http://www.europarl.europa.eu/activities/expert/eStudies/download.do?file=16041


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