In piena attuazione della riforma Moratti, la regione Toscana ha rilanciato l’intenzione di sostenere la formazione professionale dei ragazzi di età inferiore ai 16 anni. I giovani toscani che escono dalla scuola media e sono interessati a un percorso alternativo al liceo, potranno iscriversi al primo anno di un Istituto professionale o di istruzione artistica di Stato che attuano la forma di sperimentazione inaugurata dalla Regione nell’anno scolastico 2003-2004 e poi confermata anche per gli anni successivi.

"In sostanza – avverte l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini – anche per l’anno prossimo, in Toscana lo scenario non cambia. La Regione, nel pieno esercizio delle competenze affidatele dalla Costituzione, ha deciso di proseguire nella direzione avviata, rafforzando così l’idea di integrazione fra formazione professionale e istruzione che ispira tutta la sua azione e che tende a un’educazione che non deve fermarsi a 14 anni ma proseguire anche oltre, con la possibilità di passare da un sistema all’altro senza rigidità".

"I percorsi integrati di istruzione e formazione professionale – spiega l’assessore – costituiscono lo specifico canale cui indirizzare i ragazzi che pensano alla formazione professionale e non intendono proseguire gli studi. Obiettivo di questi percorsi è infatti garantire un’azione formativa ben strutturata sotto il profilo educativo e la costruzione di saperi trasversali che possono consentire anche un rientro dello studente nei corsi di istruzione superiore". "L’auspicio – sottolinea l’assessore – è infatti quello di arrivare al più presto al superamento del meccanismo del diritto-dovere, per arrivare all’obbligo fino a 16 anni".


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