Aggiungeva acido cloridrico nel mosto: questa l’accusa che ha portato all’arresto di un viticoltore nel Veronese. Oltre 1600 ettolitri di vino, 60 litri di acido cloridrico e solforico e 60 chili di zucchero sono stati rinvenuti della cantina di C.B., proprietario di una cantina vinicola di Veronella (Verona), che è stato arrestato questa mattina dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato di Verona su disposizione del Gip della Procura del Tribunale di Verona. L’accusa è di sofisticazione alimentare con pericolo per la salute pubblica. L’operazione, denominata "Vendemmia sicura", è stata condotta dalla Forestale in collaborazione con il personale dell’Ispettorato per il Controllo della Qualità dei prodotti Agroalimentari. Quindici gli agenti intervenuti tra il personale del Comando Provinciale di Verona e del Distretto Forestale di Asiago e quello dell’Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità dei Prodotti Agroalimentari di Conegliano e Verona.

Il reato contestato è dunque di sofisticazione alimentare con pericolo per la salute pubblica. Nella cantina dell’uomo, che aveva già precedenti per sofisticazione risalenti allo scandalo del vino al metanolo del 1986, sono stati trovati 810 ettolitri di vino rosso e 860 di vino bianco da tavola, ancora in fase di fermentazione, oltre a 60 litri di acido cloridrico e solforico e a 60 chili di zucchero. Gli esami chimici effettuati hanno accertato l’uso di oltre il 40 per cento di zucchero, il 50 per cento di acqua e la presenza di acido cloridrico e solforico. L’operazione ha dunque bloccato la vendita del vino. La sofisticazione avveniva aggiungendo zucchero di barbabietola, acqua, acido cloridrico e solforico nel mosto, in modo da accelerare il processo di inversione del saccarosio in glucosio e aumentare il titolo alcolimetrico del vino.

La Procura di Verona ha inoltre disposto perquisizioni, sequestri e controlli anche presso altre cantine: i controlli hanno riguardato aziende dei Comuni di Veronella, Monteforte d’Alpone e Gambellara, in provincia di Verona e Vicenza. Sono state riscontrate irregolarità amministrative: nella cantina di un’abitazione privata non sono state denunciate vasche e attrezzature.


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