SICUREZZA STRADALE. Cassazione: “Comune responsabile per imperfetta esecuzione della strada”
Manto stradale male eseguito? Trabocchetti ed insidie in grado di generare pericolo per i cittadini? Ne risponde il Comune. Lo ha sancito la Corte di Cassazione (Sezione Terza Civile n. 14456 del 22 giugno 2006, Pres. e Rel. Sabatini), condannando l’amministrazione locale a risarcire il danno subito da un utente in seguito ad un incidente causato dall’imperfetta esecuzione di una strada comunale.
"Nell’esercizio del suo potere discrezionale – sostiene la Cassazione – in materia di esecuzione e manutenzione di opere pubbliche il Comune incontra limiti derivanti sia da norme di legge, regolamentari e tecniche, sia da regole di comune prudenza e diligenza, prima fra tutte quella del neminem laedere, in ossequio alle quali essa è tenuta a far sì che l’opera pubblica (in particolare una strada aperta al pubblico transito) non integri per gli utenti gli estremi di una situazione di pericolo occulto (cosiddetta insidia o trabocchetto). Tale situazione ricorre, in particolare, quando lo stato dei luoghi è caratterizzato dal doppio e concorrente requisito della non visibilità oggettiva del pericolo e della non prevedibilità subiettiva del pericolo stesso".
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