"E’ passato un altro anno e nessun intervento è stato realizzato per rendere finalmente sicura la Statale Aurelia e intervenire sui 22 chilometri più pericolosi d’Italia." Queste le parole di Edoardo Zanchini, Responsabile Nazionale Trasporti di Legambiente con cui il rappresentante dell’associazione ha commentato i dati diffusi oggi a Grosseto sugli incidenti nella Statale 1Aurelia.

Legambiente ha sottolineato come il tratto della Statale Aurelia tra Civitavecchia e Capalbio vanti un primato certamente non invidiabile: "Nel 2003, ultimo dato disponibile, nei 22 km ancora a 2 corsie e senza guard rail, secondo una elaborazione di dati Aci e Istat, curata da Legambiente, tra Civitavecchia e Tarquinia e tra Pescia Fiorentina e Capalbio la media di incidenti per chilometro si è attestata a 0,95, contro lo 0,48 dell’Aurelia nel tratto Rosignano-Grosseto e lo 0,47 della media nazionale di incidenti sulle statali".

Per questo Legambiente ha sollecitato interventi di adeguamento che ancora oggi sono bloccati in attesa dell’Autostrada Tirrenica e che comunque, se ci saranno, secondo Zanchini "andranno nella direzione opposta". "Infatti – spiega una nota dell’associazione – nel progetto presentato all’ inizio dell’estate dalla Sat (Società Autostrada Tirrenica) alla Commissione di Valutazione di Impatto ambientale si prevede per l’Aurelia non il potenziamento dei 22 km a rischio, ma la riduzione a due corsie nei restanti 65 km, per favorire lo spostamento del traffico sulla futura autostrada tirrenica. Togliendo asfalto quindi in tutto il percorso tra Grosseto e Civitavecchia, eliminando i guard rail centrali su 55 km di strada e demolendo i cinque svincoli a livelli sfalsati, compreso quello, costosissimo, di Capalbio inaugurato solo nel 2000".

"Si tratta di ipotesi assurde – ha aggiunto poi Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente -. La soluzione alla problematica infrastrutturale del Corridoio Tirrenico e alla pericolosità dell’Aurelia è a portata di mano ma non c’é la volontà di realizzarla, per fare posto ad una Autostrada di cui tanto si discute ma che dopo anni e anni è ancora in alto mare. Sarebbe invece più logico intervenire con la graduale messa in sicurezza della Statale Aurelia nelle tratte a due corsie, con costi di gran lunga inferiori rispetto all’autostrada e valutando inoltre la possibilità di realizzare un pedaggiamento"..


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