Cogliere le opportunità offerte dalla campagna per sviluppare fonti energetiche pulite capaci di ridurre l’inquinamento ambientale e la dipendenza dall’estero con la promozione, produzione e l’impiego di biocarburanti come il biodiesel che integrato al normale carburante consente di ridurre dell’80 per cento le emissioni di idrocarburi e policiclici aromatici e del 50 per cento quelli di particolato e polveri sottili, in coerenza con gli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto. E’ questo l’obiettivo della raccolta di firme avviata dalla Coldiretti a sostegno di una proposta di legge di iniziativa popolare per produrre un milione di tonnellate di biocarburanti dalle coltivazioni agricole nazionali. L’iniziativa è stata presentata nel corso di un incontro nella Capitale con il Sindaco di Roma Walter Veltroni dopo la firma a Bruxelles del protocollo d’intesa tra Regione Lazio e Coldiretti che individua in aree particolarmente sensibili della Regioni come la Valle del Sacco i territori dove avviare circa centomila ettari di coltivazioni a fini energetiche. Nel piu’ grande Comune agricolo in Europa, l’obiettivo – sottolinea la Coldiretti – è quello di ridurre lo smog in città anche attraverso l’alimentazione con biocarburanti dei mezzi pubblici e di riqualificare contemporaneamente territori particolarmente sensibili dal punto di vista ambientale.

La proposta di legge di iniziativa popolare dei coltivatori mira a produrre in Italia un milione di tonnellate di biodiesel che integrati nei distributori tradizionali al 5% possono assicurare a circa 10 milioni di auto l’autonomia per un intero anno con 20.000 km di percorrenza. A livello europeo – continua la Coldiretti – in Germania sono ormai 1900 le stazioni distributrici di biodisel ottenuto dalle coltivazioni agricole mentre in Francia un proprietario di auto diesel su due viaggia utilizzando miscele con energia verde, sette raffinerie su tredici incorporano il biodiesel nel gasolio in percentuale del 5%, oltre trenta gruppi industriali utilizzano veicoli con biodisel al 30%. Una scelta fatta con decisione dalla Francia che ha annunciato di voler triplicare la propria capacità di produzione dei biocarburanti, già molto più elevata di quella italiana, con la coltivazione entro il 2007 di un milione di ettari di terreno (cento volte superiore ai circa diecimila ettari coltivati attualmente in Italia). L’Italia – conclude la Coldiretti – ha il dovere di colmare il ritardo accumulato rispetto agli altri Paesi per contribuire al raggiungimento dell’ambizioso obiettivo fissato dall’Unione Europea e per superare le difficoltà nazionali di approvvigionamento energetico.


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