SOCIETA’. Eurispes, Rapporto 2007: l’Italia come un paese feudale
Un paese feudale dal punto di vista politico, economico e amministrativo. Così il Rapporto Italia 2007 dell’Eurispes, oggi presentato a Roma, vede il BelPaese. "Un coacervo di istituzioni – lo descrive – usanze, consuetudini e prassi di stampo feudale". Per Gian Maria Fara, presidente dell’istituto "il Paese sembra impaziente di lasciarsi alle spalle quella atmosfera di declino che ne ha accompagnato i passi negli ultimi anni, ma deve fare i conti con la sua malattia, i suoi ritardi, le sue fragilità strutturali, ma soprattutto con la sua classe dirigente".
I cittadini di questo "paese feudale" si rivelano poco ottimisti per il futuro: il 36,7% degli italiani ritiene che la situazione economica della propria famiglia nel 2006 sia peggiorata; per il 56% si è mantenuta sostanzialmente stabile; per il 5,9% c’è stato un miglioramento. Ma a preoccupare di più le famiglie italiane non è l’elevato costo della vita (15,8%), ma la criminalità organizzata, messa sul podio delle paure dal 18,7% dei cittadini. Segue il timore che il proprio diritto alla salute possa essere leso (16,7%) e il terrorismo internazionale (13,2%).
In aumento le famiglie costrette ad indebitarsi: si passa dal 2,9% del 2006 al 5% del 2007. L’esposizione debitoria riguarda soprattutto le banche e le società finanziarie. La cifra più elevata per i prestiti si riferisce ai mutui per la casa: corrisponde a poco più della metà dell’indebitamento delle famiglie pari a oltre 430 milioni di euro.
Migliora il rapporto con l’inflazione: il 71,3% degli italiani ha riscontrato un aumento dei prezzi nell’ultimo anno contro l’85% dello scorso. Si conferma comunque la capacità di adattamento dei consumatori al fenomeno inflativo emersa nello scorso anno: saldi, offerte promozionali, riduzione di spese superflue e beni non essenziali e anche riduzione dei regali. Il 56,3% degli italiani si rivolge "molto" o "abbastanza" frequentemente ai punti vendita più economici come i discount. I grandi magazzini e gli outlet allettano i consumatori quando si tratta di abbigliamento "molto" o "abbastanza" rispettivamente nel 24% e nel 43,2% dei casi.
In ogni caso poco più della metà del campione (51%) confessa che, ad un certo punto del mese, incontra significative difficoltà a far quadrare il proprio bilancio familiare, in modo "abbastanza" pesantenel 33,7% dei casi e in maniera "molto pesante" nel 17,3%. E in queste situazioni per mantenere il proprio tenore di vita si ricorre ai low cost: Ryanair nel settore aereo, Ikea per l’arredamento, Skype per la telefonia.

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