I supermercati italiani compiono 50 anni e Torino li festeggia con un libro che ne ripercorre nascita ed evoluzione. Verrà presentato, infatti, oggi alle 18 nella sede torinese dell’Ascom di via Massena, il volume "C’era una volta il supermarket…50 anni di supermercati in Italia: sociologia dei consumi che cambiano" scritto a quattro mani per la casa editrice Sperling & Kupfer da Franco Fava, sociologo all’Università di Torino e da Riccardo Garosci, imprenditore ed eurodeputato. Spiega proprio Garosci: «Questo libro, che uscirà a metà gennaio 2008, vuole ricordare come nel 1957 nacquero a Milano i primi supermercati con Esselunga e come già dall’anno seguente a Torino la mia famiglia, pioniera nello sviluppo del commercio, promosse il primo Gruppo d’acquisto nazionale tra commercianti, il Vegè». E aggiunge: «Ricordo lo sconcerto e lo scandalo che questo nuovo tipo di negozio suscitò fra i commercianti della città. Ci fu una serrata di protesta».

"C’era una volta il supermarket" non racconta però solo la storia del commercio e dei consumi dell’ultimo mezzo secolo ma analizza anche l’evoluzione sociale del mercato da Carosello che, come scrive Garosci nell’introduzione promuoveva «il desiderio accomunato di acquisto» tra gli italiani, ai nuovi consumatori dei nuovi luoghi d’acquisto fino all’attualissima guerra di dichiarazioni tra Coop ed Esselunga.

Un libro insomma su come è cambiata la nostra società a fianco della grande distribuzione e che mira a non disperdere le testimonianze dei piccoli e grandi commercianti italiani. «Con lo stesso fine – conclude Garosci – io e Franco vorremmo creare a Torino, o in Piemonte, un Museo del Commercio e dei Consumatori. Poiché è qui che sono nate molte delle prime forme commerciali, come gli outlet, si è sviluppata un importante settore industriale alimentare e si sta affermando la ricerca e la formazione della qualità commerciale alimentare, da Eataly al Salone di Slow Food».


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