Quanto il design influenza le decisioni di acquisto dei consumatori? La Camera di Commercio di Torino, città che sarà la Capitale Mondiale del Design nel 2008, ha provato a rispondere a questa domanda con una ricerca, presentata oggi e condotta in collaborazione con l’Osservatorio sulle spese delle famiglie torinesi, Ascom e Confesercenti, su un campione di 433 nuclei familiari piemontesi.

Dall’indagine emerge che l’attenzione per il design in Piemonte è cresciuta negli ultimi anni soprattutto tra le famiglie giovani (o composte da single), e fra quelle con a capo una donna, mentre nei nuclei in cui la persona di riferimento è un operaio lo stile di un oggetto influenza molto poco il comportamento d’acquisto.

Nonostante il 70% degli intervistati ritenga di ostacolo all’acquisto il prezzo mediamente più elevato dei prodotti di design, il 43% delle famiglie compra periodicamente un oggetto di stile, ritiene adeguata l’offerta alla domanda dei consumatori e, in misura del 61%, riconosce uno stretto legame tra qualità e design.

Quanto al concetto di design la ricerca evidenzia come nella popolazione sia prevalente un’immagine estetica dello stesso: per il 56,7% dei nuclei familiari, infatti, design vuol dire forma più che contenuto, mentre solo per il 14,1% è significativo l’aspetto comunicativo dello "stile". Tra i settori merceologici in cui il design ha maggiore influenza sul comportamento d’acquisto spicca l’arredamento (34,5%), seguito dai prodotti hi-tech (28%), dalle automobili (26%), dall’abbigliamento (26%), e dall’oggettistica (25%).

Infine la ricerca ha indagato l’immaginario di quanti si dichiarano distanti dal mondo del design scoprendo che si tratta generalmente di coppie senza figli, con uno o numerosi figli bloccate nell’acquisto dall’ostacolo prezzo, ritenuto "insormontabile".


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