E’ un’Italia frammentata sul concetto di anzianità e sul modo di vivere questa fase della vita quella che emerge dalla lettura dei risultati dell’indagine "Invecchiare in salute" commissionata al Censis dall’azienda farmaceutica Pfizer e presentata a Roma questa mattina.

"La ricerca, condotta su un campione di 1500 anziani, ha l’obiettivo – ha spiegato Maria Pia Ruffilli, Direttore Esecutivo delle Politiche Sanitarie Nazionali e Regionali di Pfizer Italia – di fotografare la situazione degli over 60 non solo da un punto di vista della salute ma anche sociale e ambientale in modo da raccogliere e interpretare quante più richieste possibili".

Quella che emerge dall’indagine è una immagine positiva, lontana dagli stereotipi comuni che vedono l’anziano come un peso e non come una risorsa: il 68,8% degli intervistati, infatti, si sente molto o abbastanza felice; il 72,3% dice di godere di buona o ottima salute ed il 75,4% sostiene di non sentirsi anziano. Inoltre, il 63,7% degli intervistati si dice in grado di fare tutto da solo e solo l’1,2% non si sente autosufficiente.

Per quanto riguarda le preoccupazioni con cui gli over 60 devono fare i conti ogni giorno, al primo posto c’è la paura di contrarre una malattia (37,4%); il 24,1% si dice, invece, preoccupato per il futuro dei suoi cari; il 20,4% non ha particolari preoccupazioni mentre il 10% teme la solitudine.

Il tema "salute" diventa centrale quando si chiede agli intervistati qual è il momento in cui si diventa davvero anziani: il 34,8%, infatti, lega l’evento all’insorgenza di una malattia; il 27,5% alla perdita dell’autosufficienza; il 30,9% alla morte del coniuge e il 31,1% alla solitudine.

Per consultare il Rapporto "Invecchiare in Salute" visita il sito web del Censis


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