Il Ministro delle politiche per la famiglia, Rosy Bindi, rilancia i consultori familiari e chiede alle amministrazioni regionali italiane di firmare un accordo con il Dipartimento per le politiche familiari per lo stanziamento di fondi utili a potenziare il ruolo dei consultori. Questi dovranno rispondere con interventi sempre più capillari e tempestivi alla maggiore complessità sociale del Paese. Sette quelli sottoscritti dalla fine di novembre ad oggi, con la Provincia autonoma di Trento e le Regioni Liguria, Sardegna, Sicilia, Lazio, Toscana e Veneto.

Oltre 20 milioni di euro, i fondi stanziati per la riorganizzazione del ruolo dei consultori a favore delle famiglie. Ai 15 a carico del Fondo nazionale per la famiglia, pari al 75 per cento del finanziamento, si sommano gli stanziamenti messi a disposizione dalle regioni, che per i consultori ammontano a circa 5 milioni di euro. I fondi sono immediatamente disponibili e saranno impiegati per potenziare e riorganizzare i servizi forniti dai consultori, con criteri di qualità, efficienza e produttività. Dagli psicologi agli educatori, dal mediatore familiare all’assistente sociale, ci sarà un’equipe formata da diverse figure professionali in grado di aiutare i genitori nel percorso di crescita e formazione dei figli, per affrontare insieme i conflitti generazionali e le crisi di coppia, per promuovere la capacità di essere coniugi e genitori.

Da qui la decisione di dedicare un’attenzione particolare, nell’ambito degli accordi siglati con le Regioni, agli interventi finalizzati a: promuovere spazi di ascolto per la famiglia; contrastare l’abbandono dei minori; prevenire la violenza in famiglia contro bambini, donne e anziani, rafforzando la collaborazione con scuole e forze dell’ordine; educare alla genitorialità e preparare al parto; creare “spazi neutri” di incontro per i figli di genitori sperati; promuovere azioni di supporto per i nuclei con persone disabili, tossicodipendenti o non autosufficienti; favorire l’integrazione degli immigrati.

Il Ministro Bindi è convinto che, in un contesto in cui le relazioni parentali sono più fragili e in cui cresce la solitudine sociale delle famiglie, il consultorio debba diventare un punto di riferimento, trasformandosi da ambulatorio ostetrico e ginecologico in un servizio percepito dalla famiglia come una struttura amica, sulla quale si può sempre contare. Di seguito le risorse rese disponibili dalle intese già siglate. Le prossime intese, ormai in dirittura d’arrivo, riguarderanno le regioni: Puglia, Emilia Romagna e Umbria.

 

Regione Finanziamento a carico del fondo nazionale Cofinanziamento regionale Totale finanziamento
nazionale + regionale
Liguria 1.317.878,00 960.000,00 2.277.878,00
Sardegna 990.100,00 400.000,00 1.390.100,00
Sicilia 4.000.000,00 400.000,00 4.400.000,00
Lazio 3.500.000,00 700.000,00 4.200.000,00
Toscana 2.119.319,00 211.931,00 2.331.250,00
Veneto 3.000.537,00 1.500.000,00
+ 900.000,00
(cofinanziamento locale)
5.400.537,00
Provincia autonoma
di Trento
327.541,20 98.262,36 425.803,56
Totale 15.255.375,20 5.170.193,36 20.425.568,56

 

Le attività del Consultorio Familiare

Il Consultorio Familiare è un servizio di assistenza alla famiglia e di educazione alla maternità e paternità responsabili, prevalentemente rivolto alla salute della donna e della coppia. Nel Consultorio lavorano psicologi, assistenti sociali e sanitari, ostetriche, ginecologi e pediatri. Presso il Consultorio possono essere richieste le seguenti prestazioni:

  • consulenze psicologiche e sociali (individuali, familiari, di coppia e a minori)
  • consulenze e terapie sessuali
  • consulenza ed assistenza sanitaria e psico-sociale per gravidanza, contraccezione, sterilità ed interruzione volontaria di gravidanza
  • consulenze per la diagnosi precoce dei tumori della sfera genitale e delle malattie sessualmente trasmesse
  • consulenze per problemi legati alla menopausa
  • consulenze agli adolescenti
  • controlli della salute e dell’accrescimento del bambino.

Nei consultori si svolgono inoltre corsi di educazione alla salute e di preparazione al parto.


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