SOCIETA’. Legge 194, i capigruppo dell’Unione contestano indagine conoscitiva su applicazione
Si è tenuto a Montecitorio un incontro tra i capigruppo dell’Unione e la stampa durante il quale sono state spiegate le motivazioni che hanno portato l’opposizione ad allontanarsi dalle posizioni del Governo in merito all’indagine conoscitiva sull’applicazione della legge n.194/78, dal titolo "norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza", in particolare per quanto riguarda le funzioni attribuite dalla legge ai consultori familiari. La Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, di cui fanno parte 44 membri scelti in modo da rispettare la proporzione fra i gruppi, ha avviato l’indagine conoscitiva sulla legge 194/78 mettendo in discussione il ruolo dei consultori. E’ a tutti nota l’opinione del Ministro della Salute Francesco Storace sulla questione:"I consultori sono soltanto posti in cui si distribuiscono certificati per l’aborto".
Rosy Bindi, capogruppo dell’Ulivo, ha dichiarato:" Dopo aver preso parte ai lavori della Commissione, l’opposizione ha deciso di non partecipare al voto sul documento finale evidenziando così la distanza da quest’ iniziativa voluta dalla maggioranza. Non si può tenere un’audizione per sole 3 settimane. Si tratta di un’indagine inutile, promossa soltanto per coprire uno dei più clamorosi fallimenti del Governo in tema di sostegno alle famiglie".Dal disegno di legge elaborato dal Forum delle Associazioni Familiari sembra che il meccanismo proposto per accedere all’interruzione volontaria di gravidanza sia che il medico cui la donna si rivolge per avere la certificazione necessaria dovrebbe segnalare il caso al consultorio che a sua volta chiamerà la donna.
Secondo l’Unione si tratta di una sorta di schedatura delle donne che vogliono interrompere la gravidanza, quando già l’art.2 della legge 194 prevede che nei consultori esista un servizio di aiuto e consulenza per le donne il cui desiderio di portare a termine una gravidanza si scontra con difficoltà oggettive e soggettive. Livia Turco, Segretario dei Democratici di Sinistra, in conclusione ha aggiunto:"Non è stato compreso il principio della libertà di scelta che spetta alle donne. La legge 194 funziona e non deve essere messa in discussione".