SOCIETA’. Rapporto Eurispes, gli italiani stringono la cinghia. Solo il 38% arriva a fine mese (2)
Italiani sempre più poveri e sempre più vittima della perdita del potere di acquisto, dell’inflazione e dei salari stringati. Secondo il Rapporto Italia 2008 dell’Eurispes solo il 38,2% delle famiglie italiane riesce ad arrivare a fine mese. E la soluzione è nel contenimento dei consumi, nei saldi, negli outlet, nel credito al consumo e in generale nei prestiti.
L’inflazione percepita dagli italiani
L’istituto dopo aver sottolineato il diffuso pessimismo tra gli italiani affronta il tema dell’inflazione e della sua percezione. Secondo il 90,3% degli italiani nel corso dell’anno appena passato i prezzi nel nostro paese sono aumentati. L’Eurispes fa notare come rispetto al sondaggio del 2007 la percentuale è cresciuta di ben 19 punti (71,3%). Secondo l’opinione dei cittadini le categorie di consumo più colpite sono state i carburanti (95,5%). i beni alimentari (94,5%), i beni immobiliari (79,3%).
Italiani sempre più poveri
Rispetto al 2007 aumenta la percentuale degli italiani che vede la propria situazione economica peggiorata: il 32,1% contro il 25,7%. Le situazioni difficili sono diffuse soprattutto al Sud e nelle Isole dove le percentuali salgono rispettivamente al 37,4% e al 36,2%. Dal rapporto emerge che solo il 38,2% delle famiglie riesce ad arrivare alla fine del mese e in pochissimi riescono a risparmiare qualcosa: 13,6% contro il 25,8% del 2007 e il 27,9% del 2005. La soluzione gli italiani sembrano trovarla nei saldi (67,9%), nelle marche più convenienti (55,2%), e negli outlet (64,4%).
Sempre più diffuso il credito al consumo
Secondo le rilevazioni effettuate dall’Eurispes all’inizio del 2008, circa un italiano su quattro (25,7%) ha fatto ricorso, nell’ultimo anno, al credito al consumo. Sono stati soprattutto i residenti delle Isole (35,3%) e del Sud (34,2%). Tra gli italiani che hanno utilizzato questa via di finanziamento, vi ha fatto ricorso una o due volte l’anno il 78,8% contro l’11,9% che ha utilizzato in maniera più sostenuta la modalità di acquisto a rate: l’8,9% lo ha fatto per almeno tre-cinque volte e il 3% per più di cinque volte. Per quanto riguarda gli acquisti a rate, cosa comprano di più gli italiani? Soprattutto elettrodomestici (22,2%) e automobili (19,6%). Ma anche computer e telefonini (entrambe 13,9%). Preoccupante invece il dato delle famiglie che sono costrette a contrarre debiti per cure mediche, percentuale pari al 5,1%.
In Italia essere poveri significa sempre più essere giovani
Rispetto al 2004 la povertà relativa è rimasta invariata. Quello che è cambiato è la sua composizione: sono sempre di più i giovani a non riuscire ad arrivare a fine mese. Al Nord, in un solo anno, le famiglie povere con a capo un giovano con meno di 35 anni sono passate dal 2,6% del 2004 al 4,8% del 2005, mentre al Sud si è verificato un aumento dal 23,5% al 24,9%. L’Eurispes rileva un altro nuovo fenomeno in tema di povertà: i working poors, ovvero i lavoratori poveri, che pur avendo una occupazione professionale hanno un tenore di vita simile a quello di un disoccupato. L’istituto ricorda alcuni dati della Banca d’Italia: nel 2004 i lavoratori a bassa retribuzione sono stati circa il 15% del totale dei dipendenti, il 10% se si considerano solo quelli occupati a tempo pieno.