SOCIETA’. Ricercatori americani individuano nel cervello interruttore della fame
Un team di ricercatori americani, in uno studio pubblicato in questi giorni sulla rivista Science, ha individuato nel cervello dei neuroni che, come un interruttore, regolano l’appetito e di conseguenza determinano le variazioni di peso. Lavorando sui roditori (il cui appetito è controllato da meccanismi molto simili a quelli umani), gli scienziati hanno scoperto che i topi, privati dei neuroni, smettevano di mangiare e dimagrivano rapidamente. Non solo. Nello studio si è visto che l’assenza dei neuroni "della fame" influenza solo il comportamento alimentare, se queste cellule vengono rimosse su esemplari adulti.
A elaborare i segnali fisici relativi a fame e sazietà è un piccolo gruppo di circa 5.000 cellule in una regione del cervello detta nucleo arcuato. Ormoni come insulina e leptina "informano" il nucleo arcuato sul fatto che il corpo ha scorte sufficienti di calorie e nutrienti e il cervello impiega queste informazioni per decidere se è il caso di mangiare o di consumare l’energia.
La ricerca, condotta nel laboratorio dell’Howard Hughes Medical Institute, ha rivelato inoltre che, se i neuroni sono eliminati in topolini neonati, i loro cervelli in fase di sviluppo trovano un modo per compensare il "vuoto" e gli animali crescono mangiando normalmente.
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