SOCIETA’. Roma, in aumento gli evasori delle “strisce blu”
A Roma l’1 per cento degli automobilisti ha pagato la sosta sulle strisce blu solo parzialmente, il 15.4 per cento è in regola, il restante 72.5 per cento delle autovetture ha sostato regolarmente perchè residente, o artigiano o portatore di invalidità. È questa la fotografia scattata dall’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali del comune di Roma che ha trasmesso oggi al Campidoglio il rapporto di monitoraggio sul servizio di gestione della sosta a pagamento.
Tra le preoccupazioni che il Rapporto evidenzia c’è l’occupazione irregolare dei posti riservati ai portatori di invalidità che se a fine 2005 riguardava il 4 per cento dei casi si attesta ora al 16 per cento. Dal Rapporto emerge inoltre che si va riducendo sistematicamente la disponibilità di posti liberi infatti, il tasso di occupazione degli stalli è cresciuto passando dall’88 per cento rilevato nel IV trimestre 2003 al 94 per cento di oggi.
L’Autority nel calcolare il mercato potenziale della sosta tariffata – 80 mila stalli – escludendo quanti hanno titolo a sostare gratuitamente (il 72.5 per cento dei romani) ha rilevato che solo il 56 per cento di quelli che devono pagare la sosta lo fa mentre il 34 per cento evade totalmente e il 10 per cento evade parzialmente (non paga l’intero importo). Nel 12.2 per cento degli automobilisti non in regola (tra evasori totali e parziali) il 69 per cento non ha un ticket esposto, il 22 per cento ce l’ha scaduto e il 9 per cento ha occupato uno spazio di invalidi o non è residente in quella zona.
Quanto alla graduatoria dei quartieri dove più alta è l’evasione della tariffa per la sosta nelle strisce blu: in valori assoluti al primo posto c’è la ztl (trastevere esclusa) con il 31 per cento dei non in regola, seguono il Celio (24 per cento), Tiburtino (21 per cento), Lungotevere I e II (19 per cento) fino all’Eur (17 per cento). I quartieri più virtuosi, con ‘solo’ il 7 per cento di evasione sono Testaccio, Borgo e Aurelio. In valori non assoluti, confrontando il valore dei non in regola con quello dei potenziali paganti si evidenzia come l’evasione (parziale o totale) passa da un valore massino dell’81 per cento per Tiburtino ad un minimo del 12 per cento per Campitelli e Ripa.

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