Raccogliere dati, analizzare situazioni, comprendere motivi di sviluppo di fenomenologie criminali. L’Osservatorio permanente che Provincia di Varese e Università Carlo Cattaneo-Liuc di Castellanza avvieranno nelle prossime settimane, si propone di essere anche questo. Il progetto è stato illustrato questa mattina nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte il professor Massimo Picozzi, docente di Criminologia all’Ateneo castellanzese e Giorgio De Wolf, vicepresidente e assessore la Territorio della Provincia.

"Il fatto più preoccupante – ha ricordato tra l’altro il professor Picozzi – è che i fenomeni criminali non interessano solo zone economicamente e culturalmente depresse, nelle grandi ed impersonali metropoli, ma tanto la piccola città di provincia quanto il grande centro urbano hanno necessità di uguale attenzione per poter garantire al cittadino condizioni di vita sufficientemente serene». «Le politiche volte a migliorare la sicurezza non devono esaurirsi solo nella prevenzione e nel contrasto ai fenomeni malavitosi ma devono anche puntare a migliorare la percezione individuale di sicurezza e ridurre i rischi potenziali e i danni reali che producono le criminalità, da quelle occasionali a quelle organizzate» gli ha fatto eco De Wolf.

Per raggiungere questo scopo è tuttavia necessaria una conoscenza approfondita del fenomeno che derivi – ha spiegato ancora il professor Picozzi – «dai dati reperiti, raccolti e interpretati alla luce delle più moderne teorie sociali e criminologiche». L’Osservatorio punterà allora a ordinare le fonti di dati più significativi, costruire una banca dati alla quale fare affluire quanti più possibili flussi informativi già esistenti ma ancora distinti, interpretare i dati raccolti e gli eventi criminosi individuati «alla luce delle teorie criminologiche più accreditate» per realizzare poi una serie di riassunti analitici e periodici a disposizione anche delle forze dell’ordine. Progetti mirati consentiranno poi di approfondire eventuali aree tematiche, quelle di maggiore interesse per la loro ricaduta sul territorio. Nel corso del primo anno di lavoro, l’obiettivo è quello di concentrare l’attenzione su due fenomeni, la criminalità minorile e giovanile in generale e l’analisi degli omicidi.


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