TECNOLOGIA. Diffondere il digitale in Europa per il pluralismo dell’informazione
Il Parlamento europeo discute oggi la relazione del deputato francese Henri Weber (PSE, FR) che chiede la promozione dei servizi di Tv digitale interattiva e il rispetto del 2012 per lo switch off, necessari a garantire il pluralismo dell’informazione e mantenere una zona pubblica comune mediatica nell’era del post-analogico.
Il modello audiovisivo europeo si fonda su un dualismo fecondo tra i servizi audiovisivi pubblici e i servizi audiovisivi privati, come ricordano i deputati, e le tecnologie digitali non devono pregiudicare tale equilibrio, mantenendo la competitività e continuando a garantire l’accesso del settore pubblico.
La relazione di Weber sottolinea che, sebbene le nuove tecnologie consentano l’accesso sempre più diffuso a programmi di qualità, dai contenuti più differenziati, il rispetto del pluralismo «non è automaticamente garantito dai progressi tecnologici, ma discende da una politica attiva, costante e vigile da parte dei poteri pubblici nazionali ed europei».
Norme aperte e costi di licenze equi devono assicurare la neutralità tecnologica e gli utenti devono poter disporre di più informazioni sulle possibilità offerte dalle piattaforme digitali e sulle attrezzature necessarie ad effettuare le proprie scelte in modo libero e consapevole.
E’ necessario garantire la sicurezza degli utenti, la protezione dei loro dati personali, promuovendo l’educazione all’utilizzo del mondo digitale nel rispetto della fiducia dei consumatori nei nuovi servizi. I deputati chiedono scelte tecniche e legislative interoperabili che prestino attenzione agli interessi degli utenti e incoraggino gli investimenti di un settore innovativo. La Commissione deve sostenere gli Stati membri nel passaggio al digitale, stabilendo un piano d’azione comune a livello comunitario, abbassando i prezzi dei ricevitori e accrescendo il grado di espansione dei servizi di Tv digitale interattiva.
In Italia con la Finanziaria è stato presentato un decreto che dispone la vendita dell’ultimo televisore analogico per la fine di giugno 2009. Alla fine del 2008 i produttori non devono più dare ai distributori tali apparecchi analogici e i commercianti, entro la fine del prossimo aprile, dovranno mettere sui televisori analogici un’etichetta che avverte gli acquirenti che si tratta di apparecchi non abilitati al digitale. La scorsa settimana la Gazzetta ufficiale ha pubblicato una norma che incentiva all’acquisto di apparecchi televisivi con sintonizzatore digitale integrato. Chi è in regola con il canone di abbonamento al servizio pubblico e acquista un televisore digitale nel 2007 potrà detrarre dall’IRPEF nel 2008 fino a 200 euro.
Dal prossimo 15 novembre comuni della Sardegna, non coinvolti in precedenza dallo switch off, saranno interessati dal passaggio a tecnologia digitale delle trasmissioni televisive Rai 2 e Retequattro, il cui segnale, a partire da tale data, potrà essere ricevuto unicamente attraverso un decoder. Infine a partire dal 1 marzo 2008 tutti i canali televisivi transiteranno sul digitale.
Per ulteriori informazioni
http://www.comunicazioni.it/aree_interesse/televisione/
http://www.dgtvi.it/stat/DGTVi/Page1.html
http://ec.europa.eu/avpolicy/index_en.htm