"Telecom Italia non rispetta quanto disposto dall’articolo 57 del Codice del consumo, perché attiva servizi a pagamento senza il consenso esplicito dei consumatori. La legge è in proposito chiarissima: E’ vietata la fornitura di beni e servizi al consumatore in mancanza di una sua previa ordinazione quando la fornitura comporti una richiesta di pagamento. Il consumatore non è tenuto ad alcuna prestazione corrispettiva in caso di fornitura non richiesta né la mancata risposta dell’utente significa consenso". E’ quanto denuncia l’Unione Nazionale Consumatori, auspicando un deciso intervento dell’Autorità per le garanzie delle comunicazioni nei confronti dell’ex monopolista e di ogni altro gestore telefonico che adotti simili scorrette pratiche commerciali ed invitando tutti in consumatori a denunciare ogni abuso.

Le centinaia di migliaia di attivazioni non richieste di servizi telefonici sottraggono – conclude l’associazione – indebitamente decine di milioni di euro ogni anno dalle tasche dei consumatori. Stante la gravità della situazione, l’Unione Nazionale Consumatori preannuncia possibili esposti a numerose Procure della Repubblica.


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