TERZA ETA’. Emilia Romagna “promossa” a pieni voti per assistenza agli anziani
Nel quarto "Rapporto sulle autonomie locali in Emilia-Romagna", realizzato dalla Regione, è stata condotta un’indagine sui servizi per la terza età non autosufficiente, da cui è emerso un giudizio positivo sulle politiche sociali attuate i favore degli anziani. Gli enti locali della Regione (Comuni, Distretti e Servizi di assistenza anziani), chiamati ad esprimersi con parametri da 1 a 10, hanno dato una votazione intorno al 7-7,5, considerando di buon livello i servizi assistenziali analizzati.
Nonostante il parere positivo sulla qualità offerta, gli Enti Locali hanno manifestato preoccupazione sulla scarsità delle risorse finanziarie e su altre problematiche, quali l’effettiva integrazione socio-sanitaria nella rete dei servizi ed il divario fra la domanda sociale e i servizi pubblici disponibili. Il giudizio sui tempi di attesa e di intervento hanno ottenuto giudizi molto favorevoli. Un altro dato importante è emerso nel Rapporto: mediante la creazione di appositi "focus group" si è tentato di coinvolgere i parenti degli anziani nella valutazione sul livello di soddisfazione dell’assistenza fornita.
Il Rapporto ha quindi cercato di comprendere se gli utenti siano concretamente coinvolti nella valutazione del servizio: solo metà delle amministrazioni prese in esame adopera forme di "customer satisfaction". Il motivo ancora una volta è stato identificato nella mancanza di risorse economiche. Il 72% dei Servizi assistenza anziani, il 91% dei Distretti e oltre il 78% dei Comuni hanno proposto di favorire la creazione di mezzi di rilevazione della soddisfazione degli utenti.
I Comuni della Regione Emilia Romagna auspicano provvedimenti che diano certezze dal punto di vista finanziario. Dal canto suo Luigi Gilli, assessore alla cooperazione con le autonomie locali e allo sviluppo territoriale, ha dichiarato "Per noi è una priorità di intervento quella della non-autosufficienza e del Fondo relativo, promesso a livello nazionale ma realizzato solo dalla Regione, negli ultimi due anni in via sperimentale, con proprie risorse".
