Vi sono ancora troppe insidie nel rapporto tra new media e minori sia per l’utilizzo,
da parte degli stessi, della telefonia mobile, sia per l’accesso a siti porno internazionali. I ragazzi, oggi, riescono troppo facilmente ad aggirare gran parte dei sistemi di sicurezza accedendo a tutti i tipi di servizi anche e soprattutto a quelli riferiti ad un target esclusivamente adulto.

Gli sviluppi tecnologici in atto nel campo della telefonia mobile (soprattutto per quanto concerne la sinergia con internet e l’adozione di sistemi DVB-H di videofonia) contribuiscono ulteriormente ad accrescere le possibilità comunicative, riproponendo, in termini nuovi, la questione relativa alla tutela degli utenti e in particolare dei minori. Il CNU (Consiglio Nazionale degli Utenti), attraverso una delibera presentata questa mattina presso la sede dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha messo in evidenza i maggiori pericoli derivanti da possibili esposizioni ad immagini dai contenuti "erotico-sessuali"e suscettibili di ledere l’integrità psichica e morale del minore.

Allo scopo di far attivare le opportune ed urgenti misure di sicurezza il CNU ha avviato un ciclo di audizioni con i quattro operatori di telefonia mobile (H3g, Vodafone,Wind e Telecom-Tim), da cui,come sottolineato dal Presidente Borgomeo "sono emerse soprattutto carenze e lacunosità riguardo l’attuale sistema di regole di riferimento (norme e Codici di autoregolamentazione) rei di non garantire una tutela settoriale efficace".

A tal fine sono stati presentati dal vice Presidente Del Grosso vari provvedimenti come: la formulazione di contratti più chiari in cui siano specificati i servizi disponibili; l’inibizione dei sistemi di "aggiramento" delle limitazioni predisposte; maggiori controlli dell’accesso a siti contenenti materiale "sensibile". Pertanto lo stesso CNU ritiene necessario un duplice intervento regolamentare e sanzionatorio : da una parte attraverso la trasformazione dell’attuale Codice di autoregolamentazione in vera e propria normativa a carattere vincolante per tutti gli operatori; dall’altra mediante un incremento delle sanzioni rapportate al profitto realizzato e, nei casi più gravi, l’inibizione del servizio con la sospensione o revoca della licenza.
Il vice Presidente Del Grosso ha sottolineato l’importanza del "richiamo reticolare alla responsabilità sociale delle aziende, delle associazioni e dei genitori".


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