"Gli interessi di "bottega" hanno prevalso su quelli dei cittadini consumatori che continuano a vivere l’innovazione come un’imposizione, in un mercato televisivo che, dopo 20 anni, continua di fatto a non essere regolamentato". Questo il commento di Adiconsum sul voto contrario della Commissione Bilancio del Senato, nella Finanziaria, la possibilità di programmare il calendario delle aree nelle quali effettuare la chiusura del segnale analogico televisivo a favore di quello digitale.

Approvare una legge sulla transizione al digitale che permetta alle aziende, ai broadcaster e ai consumatori, di conoscere tutte le tappe e le modalità attuative al raggiungimento dell’obiettivo previsto per il 2012. Questo chiede l’associazione che ha indicato in quattro punti le sue proposte sul tema:


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  • venga reintrodotto l’emendamento, bocciato al Senato, che dà mandato al Ministero delle Comunicazioni, sentite le Regioni, (ma anche i consumatori), di realizzare il calendario definitivo dello switch-off, area per area;
  • dal 1° Gennaio 2009 (data in cui cesserà la vendita di apparecchi tv con sintonizzatore analogico) il formato per la trasmissione dei programmi sule piattaforme digitali sia esclusivamente in 16/9;
  • dal 1° Gennaio 2009 siano messi in vendita televisori obbligatoriamente dotati di sintonizzatori digitali capaci di ricevere programmi trasmessi in alta definizione (H.264/MPEG-4);
  • venga specificata con chiarezza la destinazione dei fondi già previsti per la transizione, per tutelare le fasce deboli della popolazione, anche attraverso l’attivazione di progetti informativi e di assistenza per il supporto alla suddetta nelle zone dove viene spento il segnale analogico prima del 2012.

 

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