Almeno il 30 per cento degli utenti paga mediamente 20 euro l’anno per servizi telefonici non richiesti, che Telecom Italia, Wind ed altri gestori telefonici attivano senza l’autorizzazione del titolare dell’utenza. E’ quanto denuncia l’Unione Nazionale Consumatori, ricordando che l’articolo 57 del Codice del consumo consente l’attivazione dei servizi a pagamento soltanto nel caso in cui il consumatore abbia manifestato esplicitamente il proprio consenso.
Pertanto, il consumatore – precisa l’associazione – non è obbligato a pagare se non ha richiesto il servizio né a rispondere alle proposte commerciali delle società telefoniche.

L’Unione Nazionale Consumatori ha chiesto all’Autorità per le garanzie delle comunicazioni di mettere questo grave problema all’ordine del giorno dell’audizione con le Associazioni dei consumatori prevista per il prossimo 30 settembre.


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