Trasporto, oggi sciopero di 24 ore
Le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti e Faisa Cisal confermano lo sciopero nazionale di 24 ore di tutti i dipendenti delle aziende di trasporto pubblico locale, autobus, tram e metropolitane, proclamato per oggi, 6 ottobre. La protesta, la quinta dall’inizio dell’anno, è stata indetta a sostegno della vertenza per il rinnovo del biennio economico del contratto, scaduto il 31 dicembre scorso. Lo sciopero – affermano in una nota i sindacati – si svolgerà nel pieno rispetto della Legge sui servizi pubblici, secondo modalità decise in sede locale che consentono la mobilità dei cittadini in vari momenti della giornata al mattino, alla sera o nel primo pomeriggio, in base alle esigenze di carattere locale.
Queste le modalità in alcune delle principali città:
- Roma dalle 8,30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio
- Milano dalle 8,45 alle 15 e dalle 18 a fine servizio
- Napoli dalle 8,30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio
- Torino dalle 9 alle 12 e dalle 15 a fine servizio
- Firenze dalle 9,15 alle 11,45 e dalle 15,15 fino a fine servizio
- Venezia dalle 9 alle 16,30 e dalle 19,30 fino a fine servizio
- Genova dalle 9,30 alle 17 e dalle 21 a fine servizio
- Bologna dalle 8,30 alle 16,30 e dalle 19,30 fino a servizio
- Bari dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 15,30 fino a fine servizio
- Palermo dalle 8,30 alle 17,30
- Cagliari dalle 9,30 alle 12,45, dalle 14,45 alle 18,30 e dalle 20,30 fino a fine servizio
"Siamo alle solite. L’ennesimo sciopero del trasporto pubblico locale in programma domani, al di là delle dichiarazioni di principio, colpirà sempre gli stessi, cioè I cittadini consumatori. Non vogliamo mettere in discussione il diritto di sciopero, ma le modalità del suo concreto esercizio in settori cruciali come I trasporti, la sanità, la scuola, la giustizia, che finiscono con il ridurre il cittadino ad ostaggio di conflitti di cui non ha alcuna responsabilità. Sull’altro fronte, cioè quello delle aziende, in realtà uno sciopero così costa poco o nulla, perché esse risparmiano sui costi di salari e stipendi e per far girare I mezzi, mentre incassano comunque la quota giornaliera degli abbonamenti e dei vari finanziamenti pubblici, senza però fornire I corrispettivi servizi". Questo il commento di Giustino Trincia, vice segretario generale di Cittadinanzattiva, in merito allo sciopero del trasporto pubblico locale in programma per domani.
Cittadinanzattiva chiede a Governo, Sindacati e Aziende, di aprire un tavolo di lavoro congiunto, coinvolgendo le organizzazioni di tutela dei diritti dei cittadini e dei consumatori e presieduto dalla Commissione di Garanzia sugli scioperi, per introdurre modalità innovative di prevenzione e gestione dei conflitti e, nel caso, di forme di protesta alternative alla astensione dal lavoro come lo sciopero virtuale. In questa ipotesi, sia chi sciopera che le aziende potrebbero versare il corrispettivo delle ore della protesta in un fondo destinato ad iniziative umanitarie.
"E’ questa, secondo noi", ha concluso Trincia, "la strada maestra per evitare lo scontro tra diritti di pari rilievo costituzionale ed evitare pesanti disagi a tutti".

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