Dopo l’annuncio di ieri da parte dei farmacisti della protesta contro il ddl Bersani-ter arriva oggi la lettera del Ministro della salute Livia Turco che esprime il proprio dissenso nei confronti dell’agitazione. Lo sciopero prevede che da lunedì 19 novembre i cittadini debbano pagare tutti i medicinali di tasca propria.

Ecco in versione integrale lettera del Ministro ai farmacisti:

"Cari farmacisti,
questa volta non sono con voi. Capisco il vostro dissenso dinanzi all’ipotesi di consentire la vendita di farmaci soggetti a prescrizione medica al di fuori della farmacia ma ritengo inaccettabile, oltre che sbagliata, la forma di protesta che avete annunciato.

Far pagare al cittadino le medicine erogate dal Ssn per rappresaglia contro un emendamento, non presentato dal Governo, e ancora all’esame del Parlamento, ha tutte le caratteristiche di una mera rivolta di stampo corporativo, non condivisibile tanto più se proveniente da professionisti impegnati nella tutela della salute dei cittadini.
La convenzione con il Ssn, che voi oggi annunciate di voler unilateralmente ritenere nulla, fa delle vostre farmacie dei veri e propri presidi sanitari tenuti a garantire un servizio pubblico in nome e per conto del Ssn.

La minaccia di interrompere tale servizio perché non si condivide un’ipotesi di legge ancora in discussione, lo ripeto, è inaccettabile e sono certa non sarà mai compresa dai cittadini.
Abbiamo lavorato insieme in questi mesi per disegnare la farmacia del futuro, ancor più integrata nel sistema sanitario nazionale, con più servizi e più opportunità di assistenza per la popolazione.

Se penso a quella farmacia e a quei farmacisti non riesco a ritrovarvi i toni e le reazioni irresponsabili che avete minacciato di assumere, tra l’altro proprio nel momento in cui stiamo lavorando al fine di correggere quell’emendamento che, io per prima, ho sempre ritenuto profondamente errato. Per queste ragioni vi invito a riconsiderare quanto annunciato ieri.

Il ritiro della minaccia di sospendere l’erogazione gratuita dei farmaci a carico del Ssn, che se attuata si tradurrebbe in una vera e propria serrata, è per me condizione indispensabile per riprendere il dialogo e il confronto e per continuare ad operare, in sintonia con il Ministro Bersani, per soluzioni che garantiscano e valorizzino il ruolo e le prerogative delle farmacie italiane nell’ambito del sistema di promozione e tutela della salute".

Alla lettera le Associazioni dei consumatori Adiconsum, Cittadinanzattiva, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori hanno risposto positivamente. Le Associazioni invitano ora il Ministro Turco ad agire con ulteriori azioni e prese di posizione a favore della realizzazione completa del processo di liberalizzazione nel settore farmaci, che consentano di aumentare ulteriormente i benefici per i cittadini, in particolare moltiplicando i punti di reperimento dei farmaci. I Consumatori, infine, fanno sapere che se i farmacisti procederanno con la protesta annunciata, si mobiliteranno anche con mezzi legali per difendere i diritti dei cittadini.


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