I tour operator stranieri segnalano, per la stagione estiva 2005, un aumento delle richieste per l’Italia, trend sostanzialmente confermato dagli operatori delle strutture. Questo il dato rilevante che emerge dall’indagine condotta da Assoturismo e Confesercenti con l’obiettivo di monitorare le tendenze per la stagione estiva 2005 sulla base delle richieste di viaggi pervenute presso gli operatori stranieri dell’intermediazione e della produzione turistica e delle prenotazioni già acquisite dalle strutture ricettive.

Fra le tipologie di operatori intervistati, i soggetti più rappresentativi sono i Tour Operator che costituiscono il 66,4% del campione, seguiti dagli operatori dell’intermediazione con il 25,6%. Il rimanente 8% degli intervistati rappresentano il settore produttivo dei bus operator.

Dall’analisi, realizzata attraverso interviste dirette ad un campione di 204 operatori professionali della produzione e dell’intermediazione turistica, emerge che le destinazioni maggiormente richieste per l’estate 2005 sono l’Italia, scelta dal 31,3% degli intervistati seguita dalla Francia e dalla Spagna. Anche se la gran parte delle segnalazioni degli intervistati si riferivano genericamente alla destinazione Italia, qualche operatore ha indicato espressamente alcune località o aree del nostro Paese oggetto di richieste specifiche. La Toscana, in particolare Firenze, è la destinazione che ha raccolto il maggior numero di segnalazioni (26,4%), seguita da Lazio/Roma (13,3%) e Campania/Costiera (13,2%). In primo piano anche l’interesse per il Veneto/Venezia (9,4%) e la Sicilia (9,4%), seguite dalla Costa Adriatica (7,5%), Liguria (5,7%) e Sardegna (3,8).

Ad oggi le prenotazioni per il trimestre estivo sono trainate soprattutto dai turisti stranieri, mentre per la domanda interna pesano i timori degli effetti che la frenata economica potrebbe produrre. Il mercato sembra muoversi a due velocità: sui mercati stranieri i tour operator segnalano un marcato aumento delle richieste di viaggi per l’Italia, mentre sul fronte dei flussi autorganizzati, gli operatori segnalano un ritardo nelle prenotazioni.

Inoltre, dall’indagine emerge che sul mercato si sta generando una netta distinzione tra la clientela con un profilo elevato, che chiede e si orienta su servizi a valore aggiunto, e quella che ha scoperto tutti i vantaggi del prezzo e delle numerose iniziative promozionali predisposte dagli operatori. L’agriturismo, invece, è ancora investito da un rallentamento della domanda.


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